Il presente saggio si colloca nell’ambito di uno studio interdisciplinare che si propone di analizzare alcune problematiche relative alla proprietà intellettuale ed al diritto dei contratti nella costruzione dei linguaggi di rappresentazione dei diritti digitali, nuove tecnologie destinate a costituire uno degli assi portanti della gestione del diritto d’autore nella società dell’informazione. Da una parte si delinea un modello di circolazione della conoscenza basato sul self-enforcing del contratto, dall’altra emerge il modello dell’accesso aperto all’informazione. Puntando ad allargare il ventaglio delle forme di produzione e commercializzazione dell’informazione, quest’ultimo modello muove dalla necessità di contrastare il rischio che il controllo rigido ed accentrato colonizzi la conoscenza, anche e soprattutto valorizzando l’uso delle tecnologie informatiche, della Rete e del Web. In tale contesto si colloca l’emergente scuola di pensiero (cosiddetta Value-Centerd-Design, VCD), che, partendo da un approccio al mezzo informatico quale strumento neutro, immagina sistemi di gestione dei diritti interoperabili e rappresentativi degli interessi di tutte le parti coinvolte (sia con riguardo alle problematiche legate al copyright, ma anche alla libertà contrattuale, alla privacy, etc.). La sfida proposta alla scienza giuridica ed informatica, dunque, è di grande complessità: consentire la circolazione e fruizione dell’informazione nel Web, integrando regole di diritto nell’architettura informatica. Ma, ci si chiede, tali ambiziosi obiettivi sono verosimilmente perseguibili e, soprattutto, sono davvero auspicabili? ENGLISH ABSTRACT This interdisciplinary study, starting from the legal perspective, is aimed at analyzing some issues related to intellectual property and contract law in the construction of digital rights representation languages, new technologies intended to be a cornerstone of copyright management in the information society. On one hand we find a juridical model of knowledge circulation based on contract self-enforcement, on the other the idea of open access to information. Aiming at increasing the range of patterns of production and commercialization of scientific information, the latter model starts from the need to contrast the risk that a rigid and centralized control might colonize scientific knowledge and above all to enhance the use of information technologies, Network, Web and new intermediaries (institutional archives, Internet search engines such as Google Books Search and Google Scholar, etc.). In this context can be placed the emerging “Value–Centered–Design” approach which proposes rights management as interoperable systems and representing the interests of all parties involved. Therefore, legal science and informatics are nowadays in the position of facing a challenge of great complexity: that is to consent the circulation and use of information on the web, integrating the right rules into IT architecture. Are these ambitious goals achievable and, especially, really desirable? Questo paper © Copyright 2011 by Valentina Moscon è pubblicato con Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Maggiori informazioni circa la licenza all’URL:
La rappresentazione informatica dei diritti tra contratto e diritto d’autore = Digital rights representation between contract and copyright law / Moscon, Valentina. - ELETTRONICO. - 2,0:(2011), pp. 1-51.
La rappresentazione informatica dei diritti tra contratto e diritto d’autore = Digital rights representation between contract and copyright law
Moscon, Valentina
2011-01-01
Abstract
Il presente saggio si colloca nell’ambito di uno studio interdisciplinare che si propone di analizzare alcune problematiche relative alla proprietà intellettuale ed al diritto dei contratti nella costruzione dei linguaggi di rappresentazione dei diritti digitali, nuove tecnologie destinate a costituire uno degli assi portanti della gestione del diritto d’autore nella società dell’informazione. Da una parte si delinea un modello di circolazione della conoscenza basato sul self-enforcing del contratto, dall’altra emerge il modello dell’accesso aperto all’informazione. Puntando ad allargare il ventaglio delle forme di produzione e commercializzazione dell’informazione, quest’ultimo modello muove dalla necessità di contrastare il rischio che il controllo rigido ed accentrato colonizzi la conoscenza, anche e soprattutto valorizzando l’uso delle tecnologie informatiche, della Rete e del Web. In tale contesto si colloca l’emergente scuola di pensiero (cosiddetta Value-Centerd-Design, VCD), che, partendo da un approccio al mezzo informatico quale strumento neutro, immagina sistemi di gestione dei diritti interoperabili e rappresentativi degli interessi di tutte le parti coinvolte (sia con riguardo alle problematiche legate al copyright, ma anche alla libertà contrattuale, alla privacy, etc.). La sfida proposta alla scienza giuridica ed informatica, dunque, è di grande complessità: consentire la circolazione e fruizione dell’informazione nel Web, integrando regole di diritto nell’architettura informatica. Ma, ci si chiede, tali ambiziosi obiettivi sono verosimilmente perseguibili e, soprattutto, sono davvero auspicabili? ENGLISH ABSTRACT This interdisciplinary study, starting from the legal perspective, is aimed at analyzing some issues related to intellectual property and contract law in the construction of digital rights representation languages, new technologies intended to be a cornerstone of copyright management in the information society. On one hand we find a juridical model of knowledge circulation based on contract self-enforcement, on the other the idea of open access to information. Aiming at increasing the range of patterns of production and commercialization of scientific information, the latter model starts from the need to contrast the risk that a rigid and centralized control might colonize scientific knowledge and above all to enhance the use of information technologies, Network, Web and new intermediaries (institutional archives, Internet search engines such as Google Books Search and Google Scholar, etc.). In this context can be placed the emerging “Value–Centered–Design” approach which proposes rights management as interoperable systems and representing the interests of all parties involved. Therefore, legal science and informatics are nowadays in the position of facing a challenge of great complexity: that is to consent the circulation and use of information on the web, integrating the right rules into IT architecture. Are these ambitious goals achievable and, especially, really desirable? Questo paper © Copyright 2011 by Valentina Moscon è pubblicato con Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Maggiori informazioni circa la licenza all’URL:File | Dimensione | Formato | |
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