Mario Benedetti ha ripetutamente negato i primi libri, cercando di distruggerne le copie ancora in circolo e rimuovendone i titoli dai profili biografici diffusi in pubblico. Alcuni dei primi testi, inoltre, sono stati rielaborati negli anni successivi e sono confluiti in “Umana gloria” (Milano, Mondadori, 2004), la sua raccolta più importante. Il fatto che molte poesie sono ormai reperibili e leggibili in una versione più aggiornata rende ancora più legittimo chiedersi se lo studio e l’analisi dei primi libri abbia senso. Tuttavia Benedetti ha esordito negli anni Ottanta, in un clima culturale diverso rispetto a quello di inizio anni Zero; eppure le sue opere precedenti “Umana gloria” sono quasi sconosciute, oltre che poco studiate. Inoltre, se è vero che alcune poesie giovanili sono state poi rielaborate nei libri successivi, è anche vero che altre sono presenti soltanto nelle prime raccolte. Questo articolo passa in rassegna le raccolte che vanno da “Moriremo Guardati” (1982) a “Il cielo per sempre” (1989), con l’obiettivo di mostrare il nucleo della poetica di Benedetti nel periodo della sua formazione, nonché l’evoluzione della sua sperimentazione in versi e in prosa.
Mario Benedetti da “Moriremo guardati” (1982) a “Il cielo per sempre” (1989) / Crocco, Claudia. - STAMPA. - (2019), pp. 139-168.
Mario Benedetti da “Moriremo guardati” (1982) a “Il cielo per sempre” (1989)
crocco, claudia
2019-01-01
Abstract
Mario Benedetti ha ripetutamente negato i primi libri, cercando di distruggerne le copie ancora in circolo e rimuovendone i titoli dai profili biografici diffusi in pubblico. Alcuni dei primi testi, inoltre, sono stati rielaborati negli anni successivi e sono confluiti in “Umana gloria” (Milano, Mondadori, 2004), la sua raccolta più importante. Il fatto che molte poesie sono ormai reperibili e leggibili in una versione più aggiornata rende ancora più legittimo chiedersi se lo studio e l’analisi dei primi libri abbia senso. Tuttavia Benedetti ha esordito negli anni Ottanta, in un clima culturale diverso rispetto a quello di inizio anni Zero; eppure le sue opere precedenti “Umana gloria” sono quasi sconosciute, oltre che poco studiate. Inoltre, se è vero che alcune poesie giovanili sono state poi rielaborate nei libri successivi, è anche vero che altre sono presenti soltanto nelle prime raccolte. Questo articolo passa in rassegna le raccolte che vanno da “Moriremo Guardati” (1982) a “Il cielo per sempre” (1989), con l’obiettivo di mostrare il nucleo della poetica di Benedetti nel periodo della sua formazione, nonché l’evoluzione della sua sperimentazione in versi e in prosa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione