La recente pandemia di Covid-19, causata dal virus Sars-Cov-2, ha nuovamente messo di fronte l’umanità in maniera chiara all’importanza del rapporto fra uomo e ambiente. Al netto delle problematiche mediche ed epidemiologiche, importanti e drammatiche nello loro urgenza recente, sulle quali non si vuole qui entrare nel merito, è ormai chiaro che la pandemia è “la manifestazione estrema (a livello umano) di una malattia cronica e progressiva, che riguarda l’intera biosfera e che tenderà a prolungarsi o a ripetersi se non cambieranno le condizioni ambientali e sociali che l’hanno determinata” [1]. Il rapporto fra la malattia e l’ambiente è stato investigato da numerosi ricercatori [2], ed è stato recentemente pubblicato un report da parte dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services - IBPES dove si asserisce che è necessaria una profonda “trasformazione, utilizzando le prove della scienza, per rivalutare la relazione tra le persone e la natura e per ridurre i cambiamenti ambientali globali che sono causati da un consumo insostenibile e che guidano la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico e l'emergere di pandemie” [3], concetto recentemente sottolineato dallo stesso Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS dr. Ghebreyesus: “La pandemia ci ricorda l’intima e delicata relazione esistente fra le persone e il pianeta” [4]. Nelle società industrializzate, le più colpite dal Coronavirus, le persone passano circa il 90% del loro tempo nello spazio confinato, in particolare in casa (dal 59 al 64%) e in ufficio (oltre il 30%) [5], tempo sicuramente aumentato durante le recenti restrizioni e i lockdown totali o parziali. Pertanto, quando si considera un rinnovato rapporto con l’ambiente, è necessario riferirsi anche all’ambiente costruito non solo per via degli impatti ambientali dell’industria delle costruzioni e dell’inquinamento dovuto alla gestione energetica di un parco edilizio vetusto ed energivoro, soprattutto in Italia, che possono essere fattori agevolanti la diffusione del virus, ma anche per la stretta relazione esistente fra ambiente indoor e salute degli abitanti.
Progettare lo spazio per generare salute / Albatici, Rossano. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 119-128.
Progettare lo spazio per generare salute
Albatici, Rossano
2021-01-01
Abstract
La recente pandemia di Covid-19, causata dal virus Sars-Cov-2, ha nuovamente messo di fronte l’umanità in maniera chiara all’importanza del rapporto fra uomo e ambiente. Al netto delle problematiche mediche ed epidemiologiche, importanti e drammatiche nello loro urgenza recente, sulle quali non si vuole qui entrare nel merito, è ormai chiaro che la pandemia è “la manifestazione estrema (a livello umano) di una malattia cronica e progressiva, che riguarda l’intera biosfera e che tenderà a prolungarsi o a ripetersi se non cambieranno le condizioni ambientali e sociali che l’hanno determinata” [1]. Il rapporto fra la malattia e l’ambiente è stato investigato da numerosi ricercatori [2], ed è stato recentemente pubblicato un report da parte dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services - IBPES dove si asserisce che è necessaria una profonda “trasformazione, utilizzando le prove della scienza, per rivalutare la relazione tra le persone e la natura e per ridurre i cambiamenti ambientali globali che sono causati da un consumo insostenibile e che guidano la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico e l'emergere di pandemie” [3], concetto recentemente sottolineato dallo stesso Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS dr. Ghebreyesus: “La pandemia ci ricorda l’intima e delicata relazione esistente fra le persone e il pianeta” [4]. Nelle società industrializzate, le più colpite dal Coronavirus, le persone passano circa il 90% del loro tempo nello spazio confinato, in particolare in casa (dal 59 al 64%) e in ufficio (oltre il 30%) [5], tempo sicuramente aumentato durante le recenti restrizioni e i lockdown totali o parziali. Pertanto, quando si considera un rinnovato rapporto con l’ambiente, è necessario riferirsi anche all’ambiente costruito non solo per via degli impatti ambientali dell’industria delle costruzioni e dell’inquinamento dovuto alla gestione energetica di un parco edilizio vetusto ed energivoro, soprattutto in Italia, che possono essere fattori agevolanti la diffusione del virus, ma anche per la stretta relazione esistente fra ambiente indoor e salute degli abitanti.File | Dimensione | Formato | |
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