Dalla rendita ai derivati: profili attuali dell'aleatorietà

L’intreccio tra causa e aleatorietà rappresenta un tema classico del diritto civile, divenuto di stringente attualità negli ultimi tempi. Se fino a pochi anni or sono interrogarsi su questo collegamento, pur conservando il fascino delle questioni teoriche centrali nello studio dell’autonomia privata, avrebbe potuto sapere d’antico, oggi non è più così: lo dimostra la giurisprudenza, propensa ad avvalersi della causa per sindacare l’aleatorietà di contratti di accentuata modernità, come quelli derivati. L’indagine, che ripercorre questo itinerario di pensiero, muove dal piano della teoria generale del contratto per giungere a quello della sua specifica applicazione pratica e, parallelamente, dagli orientamenti in tema di rendita vitalizia maturati già prima dell’unificazione italiana per approdare al folto novero di decisioni recenti in materia di contratto atipico di vitalizio alimentare e assistenziale e di interest rate swap. La ricerca, in particolare, mira a valutare criticamente l’impiego giurisprudenziale della causa e dell’aleatorietà, anche al fine di verificare se, alla luce di una rilettura di queste categorie, le esigenze di tutela verso cui le Corti si mostrano sensibili meritino davvero di essere soddisfatte e, ove così fosse, se non trovino una risposta migliore, perché più razionale e più adeguata, in altri istituti.