Per Guido Calabresi, i costi morali si manifestano quando la collettività rifiuta strutture autoritative o di mercato che fissano prezzi per i beni meritori, o rifiuta che l’accesso a questi beni dipenda dalla ricchezza individuale. Riconoscere che ai costi morali debba essere attribuita la medesima rilevanza dei costi transattivi significa confrontarsi con due difficoltà metodologiche: primo, come identificare i contesti in cui i costi morali sono rilevanti; secondo, come selezionare le strutture autoritative o di mercato in grado di governarli. In questo lavoro, sostengo che una prospettiva comparatistica aiuta a confrontarsi con entrambe le difficoltà. Più specificamente, propongo un’analisi in tre fasi per identificare i contesti in cui i costi morali sono rilevanti: la selezione delle aree in cui è plausibile attendersi che costi morali e costi transattivi si muovano in direzioni opposte (prima fase); la valutazione delle strutture istituzionali che in ciascun sistema giuridico contribuiscono a ridurre o aumentare le diseguaglianze (seconda fase); il ricorso a dati empirici sulla diffusione di determinati principi morali in diversi paesi per confermare la rilevanza dei costi morali in specifici contesti (terza fase). Con riferimento al governo dei costi morali, elenco alcuni fattori che dovrebbero essere presi in considerazione per selezione strutture autoritative o di mercato. Inoltre, sostengo che l’analisi comparata dovrebbe servire a valutare quali di queste strutture sia compatibile con ciascun contesto istituzionale.
Costi morali e diritto comparato / Bellantuono, Giuseppe. - ELETTRONICO. - 55:(2022), pp. 25-53.
Costi morali e diritto comparato
Bellantuono, Giuseppe
2022-01-01
Abstract
Per Guido Calabresi, i costi morali si manifestano quando la collettività rifiuta strutture autoritative o di mercato che fissano prezzi per i beni meritori, o rifiuta che l’accesso a questi beni dipenda dalla ricchezza individuale. Riconoscere che ai costi morali debba essere attribuita la medesima rilevanza dei costi transattivi significa confrontarsi con due difficoltà metodologiche: primo, come identificare i contesti in cui i costi morali sono rilevanti; secondo, come selezionare le strutture autoritative o di mercato in grado di governarli. In questo lavoro, sostengo che una prospettiva comparatistica aiuta a confrontarsi con entrambe le difficoltà. Più specificamente, propongo un’analisi in tre fasi per identificare i contesti in cui i costi morali sono rilevanti: la selezione delle aree in cui è plausibile attendersi che costi morali e costi transattivi si muovano in direzioni opposte (prima fase); la valutazione delle strutture istituzionali che in ciascun sistema giuridico contribuiscono a ridurre o aumentare le diseguaglianze (seconda fase); il ricorso a dati empirici sulla diffusione di determinati principi morali in diversi paesi per confermare la rilevanza dei costi morali in specifici contesti (terza fase). Con riferimento al governo dei costi morali, elenco alcuni fattori che dovrebbero essere presi in considerazione per selezione strutture autoritative o di mercato. Inoltre, sostengo che l’analisi comparata dovrebbe servire a valutare quali di queste strutture sia compatibile con ciascun contesto istituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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