Elvira o la passione dell'interpretazione

Nella cultura occidentale, soprattutto a partire dal XVIII sec., l’interpretazione teatrale, nel senso della recita degli attori, ha dato luogo a numerose riflessioni e teorie che hanno fecondato delle correnti estetiche dell’arte drammatica. Tra i principali scrittori, drammaturghi e uomini di teatro che hanno elaborato una teoria della recita dell’attore citeremo D. Diderot, J. J. Engel, H. Kleist, S. Mallarmé, C. Stanislavski, J. Copeau, B. Brecht.Louis Jouvet, di cui si parlerà in questo studio, è un erede del rinnovo francese dell’arte della scena alla fine XIX sec. e nella prima metà del XX sec.Le sue lezioni a proposito del "Don Giovanni"di Molière (personaggio di Elvira), tenute al Conservatorio d’arte drammatica di Parigi nel 1940, sono un esempio eclatante di una metodologia della recita dell’attore fondata su una concezione scrupolosa del testo teatrale e su una funzione quasi sacra dell’arte drammatica. Per le loro qualità artistiche e umanistiche, queste lezioni, tenute ottant’anni fa, hanno avuto un destino imprevedibile ed eccezionale sia sulla scena francese che su quella italiana. Per Jouvet, la scena di Elvira (atto IV scena 6) non è soltanto un eccezionale monologo di Molière che richiama una presenza sconvolgente dell’attrice. La scena e il personaggio di Elvira sono in realtà una specie di metafora dell’essenza del teatro.