L’implementazione di un processo di gestione, ed eventualmente progettazione della conservazione, basato sul BIM per il patrimonio esistente si scontra con il problema di scomporre il bene costruito in parti costituenti univocamente definite per poter associare queste parti agli oggetti che i software di BIM authoring mettono a disposizione. La moltitudine di soggetti coinvolti, di oggetti da gestire e i differenti approcci al problema creano delle ambiguità nella definizione degli oggetti. In particolare, il cantiere di recupero presenta le seguenti problematiche all’applicazione diffusa degli strumenti informatici nel processo di gestione: mancanza di standardizzazione nell’identificazione degli oggetti della filiera e di standardizzazione nella raccolta, trasmissione e conservazione delle informazioni. La soluzione a questi problemi è quella di utilizzare una struttura gerarchica, su più livelli, che consenta di identificare con precisione l’oggetto di analisi, sia esso un edificio o una sua parte. I sistemi di classificazione di oggetti edilizi sono molti e, pur avendo all’incirca la stessa finalità, coprono ambiti differenti e sono strutturati in maniera spesso difficile da confrontare, non tanto ai livelli dettagliati (componenti, prodotti) quanto a quelli più alti (unità tecnologiche o funzionali). Per questo è necessario visionare più strutture, al fine di riuscire a ottenere una destrutturazione coerente dell’organismo edilizio che risulti di utilità per la definizione degli oggetti BIM e dei relativi attributi informativi, oltre che per la gestione del patrimonio esistente lungo l’intero ciclo di vita. La classificazione da sola non basta, è infatti necessario associare ai vari oggetti edilizi, spaziali ed impiantistici degli attributi informativi che permettano di elaborare le informazioni, aggregandole in modo tale da renderle comprensibili e disponibili a tutti gli attori del processo. Attributi e classificazione vanno infine tarati in base agli obiettivi e agli strumenti di cui si dispone, in modo da non complicare inutilmente le fasi di modellazione e gestione, ma nemmeno di avere il problema opposto: mancanza di informazioni, dati non aggiornati o non coerenti. Si riporta la struttura principale del sistema di classificazione proposto, con alcuni esempi e con una serie di attributi che possono essere associati ai vari oggetti, in aggiunta alla classificazione.
Sistemi di classificazione per il costruito: rassegna dei principali sistemi di classificazione e proposta di un nuovo metodo / Daniotti, Bruno; Dejaco, Mario Claudio; Re Cecconi, Fulvio; Maltese, Sebastiano. - (2017), pp. 1-19. (Intervento presentato al convegno BHIMM: Built Heritage Information Modeling Management tenutosi a Milano nel 21-22 giugno 2016).
Sistemi di classificazione per il costruito: rassegna dei principali sistemi di classificazione e proposta di un nuovo metodo
Dejaco, Mario Claudio;
2017-01-01
Abstract
L’implementazione di un processo di gestione, ed eventualmente progettazione della conservazione, basato sul BIM per il patrimonio esistente si scontra con il problema di scomporre il bene costruito in parti costituenti univocamente definite per poter associare queste parti agli oggetti che i software di BIM authoring mettono a disposizione. La moltitudine di soggetti coinvolti, di oggetti da gestire e i differenti approcci al problema creano delle ambiguità nella definizione degli oggetti. In particolare, il cantiere di recupero presenta le seguenti problematiche all’applicazione diffusa degli strumenti informatici nel processo di gestione: mancanza di standardizzazione nell’identificazione degli oggetti della filiera e di standardizzazione nella raccolta, trasmissione e conservazione delle informazioni. La soluzione a questi problemi è quella di utilizzare una struttura gerarchica, su più livelli, che consenta di identificare con precisione l’oggetto di analisi, sia esso un edificio o una sua parte. I sistemi di classificazione di oggetti edilizi sono molti e, pur avendo all’incirca la stessa finalità, coprono ambiti differenti e sono strutturati in maniera spesso difficile da confrontare, non tanto ai livelli dettagliati (componenti, prodotti) quanto a quelli più alti (unità tecnologiche o funzionali). Per questo è necessario visionare più strutture, al fine di riuscire a ottenere una destrutturazione coerente dell’organismo edilizio che risulti di utilità per la definizione degli oggetti BIM e dei relativi attributi informativi, oltre che per la gestione del patrimonio esistente lungo l’intero ciclo di vita. La classificazione da sola non basta, è infatti necessario associare ai vari oggetti edilizi, spaziali ed impiantistici degli attributi informativi che permettano di elaborare le informazioni, aggregandole in modo tale da renderle comprensibili e disponibili a tutti gli attori del processo. Attributi e classificazione vanno infine tarati in base agli obiettivi e agli strumenti di cui si dispone, in modo da non complicare inutilmente le fasi di modellazione e gestione, ma nemmeno di avere il problema opposto: mancanza di informazioni, dati non aggiornati o non coerenti. Si riporta la struttura principale del sistema di classificazione proposto, con alcuni esempi e con una serie di attributi che possono essere associati ai vari oggetti, in aggiunta alla classificazione.File | Dimensione | Formato | |
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