L’efficacia dell’azione di governo e di pianificazione territoriale è connessa, in modo prioritario, alla capacità di definire e riconoscere i sistemi territoriali alle diverse scale, geografiche e temporali. Rispetto a questa attitudine, lo studio diacronico dei diversi assetti amministrativo-gestionali di un territorio rappresenta uno strumento estremamente utile, in quanto può consentire la ricostruzione dei processi e delle logiche politico-organizzative che nel tempo ne hanno contraddistinto l'evoluzione e, in particolare, lo sviluppo socio-economico ed istituzionale. Può contribuire, inoltre, alla costruzione di un approccio transdisciplinare per l'identificazione dei quadri geografici e delle categorie di analisi attraverso cui leggere la realtà odierna di un territorio e progettarne gli scenari futuri di sviluppo. È questo il senso del presente contributo, attraverso cui si intende esplorare la possibilità di rileggere la storia amministrativa ed istituzionale del Trentino per meglio comprenderne l'odierna articolazione spaziale e valutarne la recente riforma amministrativo-territoriale. La nostra ricerca parte dal breve periodo di dominio napoleonico in cui è possibile ravvisare l'avvio in questi territori di una moderna organizzazione politico-amministrativa, efficiente e spazialmente orientata. Prosegue considerando le vicende del periferico Tirolo meridionale, dove il comparto degli enti locali e statali venne pesantemente riformato, fino ad arrivare ai diversi assetti sperimentati dalla Provincia Autonoma. Le domande cui si intende rispondere riguardano le relazioni tra i processi di territorializzazione e l’assetto istituzionale, individuando le logiche che via via hanno presieduto alla definizione del quadro delle competenze e dei poteri rispetto all’ambito spaziale. Si individuano, in particolare, forti contraddizioni tra la volontà di dominio politico-militare, il controllo delle risorse da parte delle comunità locali, l’evoluzione delle dotazioni territoriali, i processi di identificazione territoriale.
I territori del Trentino: tra ricostruzione storica e scenari di sviluppo / Besana, Angelo; Allegri, Davide; Zanon, Bruno. - (2019), pp. 549-557. (Intervento presentato al convegno XXXII Congresso Geografico Italiano “L’apporto della geografia tra rivoluzioni e riforme” tenutosi a Roma nel 7-10 giugno 2017).
I territori del Trentino: tra ricostruzione storica e scenari di sviluppo
Besana Angelo;
2019-01-01
Abstract
L’efficacia dell’azione di governo e di pianificazione territoriale è connessa, in modo prioritario, alla capacità di definire e riconoscere i sistemi territoriali alle diverse scale, geografiche e temporali. Rispetto a questa attitudine, lo studio diacronico dei diversi assetti amministrativo-gestionali di un territorio rappresenta uno strumento estremamente utile, in quanto può consentire la ricostruzione dei processi e delle logiche politico-organizzative che nel tempo ne hanno contraddistinto l'evoluzione e, in particolare, lo sviluppo socio-economico ed istituzionale. Può contribuire, inoltre, alla costruzione di un approccio transdisciplinare per l'identificazione dei quadri geografici e delle categorie di analisi attraverso cui leggere la realtà odierna di un territorio e progettarne gli scenari futuri di sviluppo. È questo il senso del presente contributo, attraverso cui si intende esplorare la possibilità di rileggere la storia amministrativa ed istituzionale del Trentino per meglio comprenderne l'odierna articolazione spaziale e valutarne la recente riforma amministrativo-territoriale. La nostra ricerca parte dal breve periodo di dominio napoleonico in cui è possibile ravvisare l'avvio in questi territori di una moderna organizzazione politico-amministrativa, efficiente e spazialmente orientata. Prosegue considerando le vicende del periferico Tirolo meridionale, dove il comparto degli enti locali e statali venne pesantemente riformato, fino ad arrivare ai diversi assetti sperimentati dalla Provincia Autonoma. Le domande cui si intende rispondere riguardano le relazioni tra i processi di territorializzazione e l’assetto istituzionale, individuando le logiche che via via hanno presieduto alla definizione del quadro delle competenze e dei poteri rispetto all’ambito spaziale. Si individuano, in particolare, forti contraddizioni tra la volontà di dominio politico-militare, il controllo delle risorse da parte delle comunità locali, l’evoluzione delle dotazioni territoriali, i processi di identificazione territoriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione