In risposta alla cosiddetta crisi migratoria, la Commissione europea ha promosso la creazione di un Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EUTF) per affrontare le cause profonde della migrazione attraverso la cooperazione con paesi terzi. Con questo strumento, la cooperazione allo sviluppo è utilizzata per garantire il controllo delle rotte migratorie, esasperano dinamiche conflittuali preesistenti e contribuendo a gravi violazioni dei diritti umani. Al fine di chiarire il legame tra sicurezza, sviluppo, migrazioni e geografia, questo articolo propone una lettura spaziale di due progetti dell’EUTF in Libia. Una lente geografica è infatti fondamentale per capire come queste politiche diano origine a nuove geografie del controllo e del contenimento, estendendo il confine europeo sempre più a sud.
THE DEVELOPMENT-SECURITY NEXUS IN THE EU’S MIGRATION MANAGEMENT IN AFRICA. In response to the so-called migration crisis, the European Commission has promoted the creation of a European Emergency Trust Fund for Africa (EUTF) to address the root causes of migration through cooperation with third countries. Through such a tool, development is mainly used to ensure the control of migration routes, exacerbating pre-existing conflictual dynamics and contributing to serious human rights’ violations. In order to clarify the link between security, development, migration and geography, this article proposes a spatial analysis of two EUTF projects in Libya. A geographic lens is in fact fundamental to understand how these policies create new geographies of control and containment extending the European border further south.
Il nesso sicurezza-sviluppo nella gestione migratoria europea in nord Africa / Pacciardi, Agnese; Casaglia, Anna. - (2021), pp. 743-751.
Il nesso sicurezza-sviluppo nella gestione migratoria europea in nord Africa
Casaglia, AnnaUltimo
2021-01-01
Abstract
In risposta alla cosiddetta crisi migratoria, la Commissione europea ha promosso la creazione di un Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa (EUTF) per affrontare le cause profonde della migrazione attraverso la cooperazione con paesi terzi. Con questo strumento, la cooperazione allo sviluppo è utilizzata per garantire il controllo delle rotte migratorie, esasperano dinamiche conflittuali preesistenti e contribuendo a gravi violazioni dei diritti umani. Al fine di chiarire il legame tra sicurezza, sviluppo, migrazioni e geografia, questo articolo propone una lettura spaziale di due progetti dell’EUTF in Libia. Una lente geografica è infatti fondamentale per capire come queste politiche diano origine a nuove geografie del controllo e del contenimento, estendendo il confine europeo sempre più a sud.File | Dimensione | Formato | |
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