Luigi Negrelli viene ricordato dalla storiografia – rivestito spesso di un’intelaiatura ideale che non gli apparteneva affatto - soprattutto per una delle realizzazioni di maggior rilievo dell'ingegneria civile del secolo XIX, il taglio dell'istmo di Suez, al cui progetto contribuì in modo decisivo. La sua opera di ingegnere si è tuttavia estesa a una vasta rete di infrastrutture di comunicazione in tutta l’area mitteleuropea e nel Settentrione italiano, con effetti sicuramente meno eclatanti rispetto al progetto del grande canale, ma capaci di far cogliere la poliedricità progettuale e al contempo l’elevato profilo umano di Negrelli. La figura di questo ingegnere pienamente integrato nella plurietnica società asburgica del XIX secolo e la sua opera innovativa in molti ambiti del settore trasportistico, emergono in tutta la loro rilevanza dall’analisi di una vasta documentazione da lui direttamente prodotta e rimasta fino ad oggi praticamente inesplorata. Il suo elevato profilo di tecnico-economista del sistema trasportistico si coglie nella capacità di analisi tanto degli elementi tecnici, quanto di quelli economici sottesi alla realizzazione di un progetto. Nell’ideare e poi nel procedere alla realizzazione di strade, ponti, ferrovie e canali, nel predisporre opere idrauliche e nell’imbrigliare corsi d’acqua, Negrelli era sempre attento a produrre opere che risultassero funzionali ai reali bisogni di un territorio, in armonia il più possibile con la natura e dimensionate rispetto alle risorse effettivamente a disposizione. L’impatto di tali interventi non si limitò all'Ottocento, ma risulta concretamente tangibile anche ai giorni nostri. La ricerca presentata in questo volume, si avvale di un’ampia base di documenti prodotti dallo stesso Negrelli, così come da tecnici e politici protagonisti di una stagione di grandi opere ingegneristiche con cui egli era in rapporto. Avendo come punto di riferimento alcune recenti ricerche in campo storico-economico, territoriale e ingegneristico, è stato possibile produrre una nuova visione tanto della personalità, quanto della complessa opera ingegneristica di Luigi Negrelli. Ne emerge un profilo a tutto tondo di una figura di grande interesse, che dalla sua terra natale tra le Dolomiti e dall’Austria plurinazionale seppe proiettarsi dapprima verso un’Europa che viveva i dirompenti conflitti sfociati nei sommovimenti del 1848, per spingersi infine verso una dimensione che può senz’altro essere considerata globale. Profondamente ancorato a una visione lealista nei confronti del potere costituito, per lui rappresentato dalla dinastia degli Asburgo, abbracciò comunque convintamente la svolta costituzionale del 1848, ma seppe soprattutto interpretare il proprio ruolo di funzionario statale nel settore dei lavori pubblici con spirito di servizio, onestà, oculatezza e trasparenza, anche se ciò non gli evitò momenti difficili, preoccupazioni e amarezze. Facendo parlare direttamente i suoi scritti vengono a cadere gli aloni retorici che in passato hanno contribuito a offuscare, se non addirittura a distorcere, la sua immagine. Luigi Negrelli, da uomo del suo tempo, viveva le tensioni e le contraddizioni di quell’epoca, assumendo talora anche posizioni rigide. Sapeva però guardare avanti con la lungimiranza che gli derivava tanto dall’attaccamento alla scienza, quanto dalla sua tempra morale. In un tempo in cui le ideologie nazionali stavano degenerando in contrapposti nazionalismi, che portavano a costruire barriere tra popoli ed etnie, una figura come quella di Negrelli si ergeva per abbattere gli ostacoli, per costruire ponti, per realizzare strade e ferrovie, per aprire canali che rendessero più facili, in un clima di collaborazione condivisa, le relazioni tra realtà e nazioni diverse.

Un innovatore nell'ingegneria dei trasporti del XIX secolo. Luigi Negrelli / Leonardi, Andrea. - STAMPA. - (2021).

Un innovatore nell'ingegneria dei trasporti del XIX secolo. Luigi Negrelli

Leonardi, Andrea
2021-01-01

Abstract

Luigi Negrelli viene ricordato dalla storiografia – rivestito spesso di un’intelaiatura ideale che non gli apparteneva affatto - soprattutto per una delle realizzazioni di maggior rilievo dell'ingegneria civile del secolo XIX, il taglio dell'istmo di Suez, al cui progetto contribuì in modo decisivo. La sua opera di ingegnere si è tuttavia estesa a una vasta rete di infrastrutture di comunicazione in tutta l’area mitteleuropea e nel Settentrione italiano, con effetti sicuramente meno eclatanti rispetto al progetto del grande canale, ma capaci di far cogliere la poliedricità progettuale e al contempo l’elevato profilo umano di Negrelli. La figura di questo ingegnere pienamente integrato nella plurietnica società asburgica del XIX secolo e la sua opera innovativa in molti ambiti del settore trasportistico, emergono in tutta la loro rilevanza dall’analisi di una vasta documentazione da lui direttamente prodotta e rimasta fino ad oggi praticamente inesplorata. Il suo elevato profilo di tecnico-economista del sistema trasportistico si coglie nella capacità di analisi tanto degli elementi tecnici, quanto di quelli economici sottesi alla realizzazione di un progetto. Nell’ideare e poi nel procedere alla realizzazione di strade, ponti, ferrovie e canali, nel predisporre opere idrauliche e nell’imbrigliare corsi d’acqua, Negrelli era sempre attento a produrre opere che risultassero funzionali ai reali bisogni di un territorio, in armonia il più possibile con la natura e dimensionate rispetto alle risorse effettivamente a disposizione. L’impatto di tali interventi non si limitò all'Ottocento, ma risulta concretamente tangibile anche ai giorni nostri. La ricerca presentata in questo volume, si avvale di un’ampia base di documenti prodotti dallo stesso Negrelli, così come da tecnici e politici protagonisti di una stagione di grandi opere ingegneristiche con cui egli era in rapporto. Avendo come punto di riferimento alcune recenti ricerche in campo storico-economico, territoriale e ingegneristico, è stato possibile produrre una nuova visione tanto della personalità, quanto della complessa opera ingegneristica di Luigi Negrelli. Ne emerge un profilo a tutto tondo di una figura di grande interesse, che dalla sua terra natale tra le Dolomiti e dall’Austria plurinazionale seppe proiettarsi dapprima verso un’Europa che viveva i dirompenti conflitti sfociati nei sommovimenti del 1848, per spingersi infine verso una dimensione che può senz’altro essere considerata globale. Profondamente ancorato a una visione lealista nei confronti del potere costituito, per lui rappresentato dalla dinastia degli Asburgo, abbracciò comunque convintamente la svolta costituzionale del 1848, ma seppe soprattutto interpretare il proprio ruolo di funzionario statale nel settore dei lavori pubblici con spirito di servizio, onestà, oculatezza e trasparenza, anche se ciò non gli evitò momenti difficili, preoccupazioni e amarezze. Facendo parlare direttamente i suoi scritti vengono a cadere gli aloni retorici che in passato hanno contribuito a offuscare, se non addirittura a distorcere, la sua immagine. Luigi Negrelli, da uomo del suo tempo, viveva le tensioni e le contraddizioni di quell’epoca, assumendo talora anche posizioni rigide. Sapeva però guardare avanti con la lungimiranza che gli derivava tanto dall’attaccamento alla scienza, quanto dalla sua tempra morale. In un tempo in cui le ideologie nazionali stavano degenerando in contrapposti nazionalismi, che portavano a costruire barriere tra popoli ed etnie, una figura come quella di Negrelli si ergeva per abbattere gli ostacoli, per costruire ponti, per realizzare strade e ferrovie, per aprire canali che rendessero più facili, in un clima di collaborazione condivisa, le relazioni tra realtà e nazioni diverse.
2021
Bologna
Il Mulino
9788815294807
Leonardi, Andrea
Un innovatore nell'ingegneria dei trasporti del XIX secolo. Luigi Negrelli / Leonardi, Andrea. - STAMPA. - (2021).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/322455
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