La riflessione filosofica sulla religione è stata oggetto di intensi dibattiti nell’Italia del Novecento, in relazione con le vicende sociali, politiche e culturali del Paese, nonché con contesti teorici e storici non certo solo confinati all’ambito nazionale. In questo libro si studiano alcune aree di interlocuzione significative e tra loro collegate in questi dibattiti. Un primo ambito di ricerca riguarda i plurimi confronti novecenteschi con Rosmini, nelle sue specificità teoriche, nell’interazione con le filosofie d’oltralpe, nella sua peculiare collocazione rispetto alle tradizioni cattoliche e alla modernità; un’altra area indagata verte sulle ripercussioni filosofico-religiose, anche di lungo periodo, della crisi modernista/antimodernista; un terzo ambito di ricerca concerne i variegati confronti dei filosofi italiani del primo Novecento con la tematizzazione del religioso nella filosofia classica tedesca tra Sette e Ottocento (in autori come Kant, Fichte, Schleiermacher, Hegel, Schopenhauer). Vi è infine un sondaggio, senza pretesa di esaustività, su rilevanti figure più recenti quali Alberto Caracciolo, il primo titolare di una cattedra di filosofia della religione in Italia, e il suo allievo Giovanni Moretto. In diversi filosofi di inizio Novecento che videro con una certa simpatia almeno alcune esigenze del ‘modernismo’ religioso, al di là delle serrate critiche dei loro avversari, si possono scorgere determinati spunti teorici di un filone filosofico-religioso ‘liberale’ che avrà, nella seconda parte del secolo, proprio in figure come Caracciolo e Moretto, significativi sviluppi teoretici e storici.
Autocoscienza e invocazione: confronti filosofico-religiosi nell'Italia del Novecento / Brino, Omar. - STAMPA. - 25:(2020), pp. 1-247. [10.15168/11572_319099]
Autocoscienza e invocazione: confronti filosofico-religiosi nell'Italia del Novecento
Brino, Omar
2020-01-01
Abstract
La riflessione filosofica sulla religione è stata oggetto di intensi dibattiti nell’Italia del Novecento, in relazione con le vicende sociali, politiche e culturali del Paese, nonché con contesti teorici e storici non certo solo confinati all’ambito nazionale. In questo libro si studiano alcune aree di interlocuzione significative e tra loro collegate in questi dibattiti. Un primo ambito di ricerca riguarda i plurimi confronti novecenteschi con Rosmini, nelle sue specificità teoriche, nell’interazione con le filosofie d’oltralpe, nella sua peculiare collocazione rispetto alle tradizioni cattoliche e alla modernità; un’altra area indagata verte sulle ripercussioni filosofico-religiose, anche di lungo periodo, della crisi modernista/antimodernista; un terzo ambito di ricerca concerne i variegati confronti dei filosofi italiani del primo Novecento con la tematizzazione del religioso nella filosofia classica tedesca tra Sette e Ottocento (in autori come Kant, Fichte, Schleiermacher, Hegel, Schopenhauer). Vi è infine un sondaggio, senza pretesa di esaustività, su rilevanti figure più recenti quali Alberto Caracciolo, il primo titolare di una cattedra di filosofia della religione in Italia, e il suo allievo Giovanni Moretto. In diversi filosofi di inizio Novecento che videro con una certa simpatia almeno alcune esigenze del ‘modernismo’ religioso, al di là delle serrate critiche dei loro avversari, si possono scorgere determinati spunti teorici di un filone filosofico-religioso ‘liberale’ che avrà, nella seconda parte del secolo, proprio in figure come Caracciolo e Moretto, significativi sviluppi teoretici e storici.File | Dimensione | Formato | |
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