Il saggio rappresenta una sintesi delle tendenze di fondo del mercato dei titoli del debito pubblico a Firenze nel XIV-XV secolo, con una ricostruzione del loro valore nel tempo, del modo in cui venivano utilizzati, e del loro rapporto con l'entità complessiva del debito pubblico dello stato fiorentino. In particolare viene sottolineata la tendenza a considerare i titoli come sostitutivi del denaro contante, e a utilizzarli per una quantità di scopi; vengono inoltre evidenziati i ceti sociali dei possessori di titoli, non più di un quinto dell'intera popolazione, e la necessità di stabilire quali rapporti avessero i titoli con altre forme di investimento o di rendita.
The essay represents a synthesis of the trends in the market of public debt credits in Florence in the 14th-15th century, with a reconstruction of their value over time, of the way they were used, and of their relationship with the overall size of the Florentine state's public debt. In particular, there was a tendency to consider credits as a substitute for cash, and to use them for a variety of purposes. The essay also stresses which were the social classes of the holders of credits (no more than one fifth of the entire population), and the need of future research to establish more precisely the relationship between credits and other forms of investment or income.
Il mercato dei titoli del debito pubblico a Firenze nel Tre-Quattrocento / Ciappelli, Giovanni. - STAMPA. - (1997), pp. 623-641. (Intervento presentato al convegno Corona, municipis i fiscalitat a la baixa Edat Mitjana tenutosi a Lleida nel 22nd-24th November 1995).
Il mercato dei titoli del debito pubblico a Firenze nel Tre-Quattrocento
Ciappelli, Giovanni
1997-01-01
Abstract
Il saggio rappresenta una sintesi delle tendenze di fondo del mercato dei titoli del debito pubblico a Firenze nel XIV-XV secolo, con una ricostruzione del loro valore nel tempo, del modo in cui venivano utilizzati, e del loro rapporto con l'entità complessiva del debito pubblico dello stato fiorentino. In particolare viene sottolineata la tendenza a considerare i titoli come sostitutivi del denaro contante, e a utilizzarli per una quantità di scopi; vengono inoltre evidenziati i ceti sociali dei possessori di titoli, non più di un quinto dell'intera popolazione, e la necessità di stabilire quali rapporti avessero i titoli con altre forme di investimento o di rendita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione