A partire dalle prose critiche di Vincenzo Calmeta (1460-1508 ca.) sulla scrittura di capitoli, egloghe ed elegie e sulla teoria del decoro e dell’ostentazione, la lettera in versi viene interpretata nelle sue realizzazioni concrete, nel loro legame con le “allegrezze d’amore”. Tra Quattro e Cinquecento, l’epistola si configura come a un genere testuale al centro di una fitta rete di rapporti tra generi, modelli, autori e aderente alle norme sociali richiesta dal decoro, che agisce sia nella dimensione letteraria sia nella dimensione dei rapporti interpersonali in società.
Decoro e ordine. Vincenzo Calmeta e le forme dell’epistola in versi volgare tra Quattro e Cinquecento / Largaiolli, Matteo. - STAMPA. - 185:(2020), pp. 17-54. ((Intervento presentato al convegno La lettera in versi. Canoni, variabili, funzioni. IV Convegno Internazionale del Seminario Permanente di Poesia, tenutosi a Trento nel 8 novembre-9 novembre 2016.
Decoro e ordine. Vincenzo Calmeta e le forme dell’epistola in versi volgare tra Quattro e Cinquecento
Matteo Largaiolli
2020-01-01
Abstract
A partire dalle prose critiche di Vincenzo Calmeta (1460-1508 ca.) sulla scrittura di capitoli, egloghe ed elegie e sulla teoria del decoro e dell’ostentazione, la lettera in versi viene interpretata nelle sue realizzazioni concrete, nel loro legame con le “allegrezze d’amore”. Tra Quattro e Cinquecento, l’epistola si configura come a un genere testuale al centro di una fitta rete di rapporti tra generi, modelli, autori e aderente alle norme sociali richiesta dal decoro, che agisce sia nella dimensione letteraria sia nella dimensione dei rapporti interpersonali in società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione