Parchi giochi inclusivi: una realtà diffusa?: Il caso studio degli spazi di gioco di Trento e dintorni

«Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili» è uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU. Questo comporta che ogni Paese dovrà impegnarsi nei prossimi decenni ad affrontare la sfida di costruire città sempre più accoglienti e senza barriere, assicurando anche «un accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili», in particolare per i bambini, per le donne, per le persone anziane e per le persone con disabilità. Anche i bambini con disabilità temporanee o permanenti, visibili o invisibili, desiderano attività di gioco emozionanti da svolgere con gli amici. La mission del gioco inclusivo è quella di unire tutti, a prescindere dalle capacità e abilità delle persone, attraverso opportunità ludiche diversificate e stimolanti. In molti parchi giochi esistenti, per chi ha disabilità motorie, sensoriali, intellettive o altro tipo di deficit accedere, muoversi e fare esperienze di gioco non è semplice, in alcuni casi è persino impossibile. Benché negli ultimi anni ci sia stata una maggiore attenzione al tema dell’inclusione, gli spazi di gioco inclusivi sono ancora pochi nel nostro Paese e non omogeneamente distribuiti. Il volume presenta gli esiti di uno studio volto ad indagare l’inclusività dei parchi giochi della città di Trento e dei suoi sobborghi