Lettere: XVIII: (settembre 1490- aprile 1491)

Il volume contiene l’edizione critica e commentata delle 85 lettere superstiti scritte da Lorenzo il Magnifico fra il 26 settembre 1490 e il 21 aprile 1491. Nonostante il periodo sia stato trascurato dalla storiografia corrente perché considerato relativamente tranquillo rispetto ad anni precedenti, l’intreccio dei rapporti diplomatici fra gli stati italiani e con le potenze straniere, in particolare la Francia e l’impero, e le questioni riguardanti gli interessi particolari di Lorenzo, come la promozione a cardinale di Giovanni de’ Medici, rendono il carteggio una fonte privilegiata non solo per la ricostruzione delle vicende fiorentine, ma anche per la comprensione delle questioni più generali. Fra gli aspetti che le lettere ai rappresentanti fiorentini a Roma (oltre la metà) consentono di illuminare troviamo gli sviluppi del conflitto diplomatico fra il Papa e il re di Napoli riguardo al trattamento dei baroni ribelli e al pagamento dei censi feudali, l’ambiguità dei rapporti di alleanza fra gli stati aderenti alla lega italica, il ruolo costante di Lorenzo come consigliere del Papa sia nel tentativo di preservare il bene comune rappresentato dalla pax italica, sia per perseguire gli interessi privati della famiglia e del banco.

The volume contains the critical and commented edition of the 85 surviving letters written by Lorenzo the Magnificent between 26 September 1490 and 21 April 1491. Although the period has been neglected by current historiography because it is considered relatively quiet compared to previous years, the network of diplomatic relations between the Italian states and between these latter and foreign powers make this correspondence especially interesting. In particular the Florentine relations with France and the empire, and issues concerning Lorenzo's particular interests, such as Giovanni de 'Medici's promotion to cardinal, make these letters a privileged source not only for the reconstruction of Florentine events, but also for the understanding of more general issues. Among the aspects that the letters to the Florentine ambassadors in Rome (over half of the whole bulk) allow to illuminate we find the developments of the diplomatic conflict between the Pope and the king of Naples regarding the treatment of rebel barons and the payment of feudal censuses, the ambiguity of the relations between the states adhering to the Italic league, the constant role of Lorenzo as adviser to the Pope both in an attempt to preserve the common good represented by the pax italica, and to pursue the private interests of the Medici family and bank.