Il IV Convegno Internazionale del Seminario Permanente di Poesia, svoltosi tra l’8 e il 9 novembre del 2016 presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, ha avuto a tema La lettera in versi. Canoni, variabili, funzioni. Solo apparentemente di limitata diffusione, la lettera in versi è sempre stata presente nella lirica occidentale. A partire dalla poesia latina (da Lucilio a Orazio) essa è divenuta un genere poetico suo iure. Nelle letterature medievali si contano le epistole poetiche dei trovatori, ma anche le lettere in versi di personaggi romanzeschi nonché la corrispondenza poetica del Duecento italiano. Tra XV e XVII secolo il modello oraziano è stato molto vitale, mentre nello stesso periodo, in Italia, anche le Heroides ovidiane hanno costituito un esempio assai diffuso. Nei secoli successivi i casi sono stati numerosi, spesso con funzione di poesia ‘militante’, di argomento letterario, morale, politico. Il Novecento offre un panorama vario e complesso. Alle tipologie e funzioni tradizionali si sono aggiunte quelle legate alla riflessione su comunicazione e incomunicabilità poetiche. La lettera in versi contemporanea ha quindi invitato il soggetto lirico a uscire da se stesso, a tendere verso un tu concreto o generico sviluppando, in particolare, una forte, costante tensione tra presenza e assenza dell’interlocutore-destinatario.

La lettera in versi: Canoni, variabili, funzioni / Taravacci, Pietro; Zambon, Francesco. - STAMPA. - 185:(2020), pp. 1-356. [10.15168/11572_284451]

La lettera in versi: Canoni, variabili, funzioni

Taravacci, Pietro;Zambon, Francesco
2020-01-01

Abstract

Il IV Convegno Internazionale del Seminario Permanente di Poesia, svoltosi tra l’8 e il 9 novembre del 2016 presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, ha avuto a tema La lettera in versi. Canoni, variabili, funzioni. Solo apparentemente di limitata diffusione, la lettera in versi è sempre stata presente nella lirica occidentale. A partire dalla poesia latina (da Lucilio a Orazio) essa è divenuta un genere poetico suo iure. Nelle letterature medievali si contano le epistole poetiche dei trovatori, ma anche le lettere in versi di personaggi romanzeschi nonché la corrispondenza poetica del Duecento italiano. Tra XV e XVII secolo il modello oraziano è stato molto vitale, mentre nello stesso periodo, in Italia, anche le Heroides ovidiane hanno costituito un esempio assai diffuso. Nei secoli successivi i casi sono stati numerosi, spesso con funzione di poesia ‘militante’, di argomento letterario, morale, politico. Il Novecento offre un panorama vario e complesso. Alle tipologie e funzioni tradizionali si sono aggiunte quelle legate alla riflessione su comunicazione e incomunicabilità poetiche. La lettera in versi contemporanea ha quindi invitato il soggetto lirico a uscire da se stesso, a tendere verso un tu concreto o generico sviluppando, in particolare, una forte, costante tensione tra presenza e assenza dell’interlocutore-destinatario.
2020
Trento
Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia
978-88-8443-912-3
La lettera in versi: Canoni, variabili, funzioni / Taravacci, Pietro; Zambon, Francesco. - STAMPA. - 185:(2020), pp. 1-356. [10.15168/11572_284451]
Taravacci, Pietro; Zambon, Francesco
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Labirinti 185_La lettera in versi.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 1.94 MB
Formato Adobe PDF
1.94 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/284451
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact