Influenza di modelli di gestione per il funzionamento di sistemi oscuranti interni sul consumo energetico e il comfort luminoso

Negli spazi costruiti in cui siamo continuamente chiamati a vivere e abitare, i temi del risparmio energetico e del comfort indoor hanno raggiunto ormai livelli di attenzione elevati, suscitando l’interesse e il coinvolgimento diretto di ogni singola utenza. Ogni operazione va dunque valutata in relazione a questi due aspetti i quali, anche se fortemente connessi, non sono sempre scontata conseguenza ed esito univoco di una medesima scelta progettuale. Privilegiarne uno rispetto all’altro non è certamente la soluzione più adeguata e occorre dunque comprenderne e sapientemente gestirne le dipendenze reciproche al fine di una parallela ottimizzazione. Allo stesso modo, è necessario collocare al centro della questione l’utente, i cui comportamenti condizionano profondamente i consumi energetici dello spazio abitato e sulle cui sensazioni e percezioni vengono valutati comfort e qualità ambientale. A partire da queste considerazioni, l’articolo pone l’accento sulla relazione comfort/energia nella progettazione del daylight. Viene indagata, in particolare, l’efficacia di un sistema schermante con tende interne a caduta e la sua influenza sui consumi termici da riscaldamento e raffrescamento e su quelli elettrici per illuminamento, al variare dei sistemi di accensione/spegnimento dell’impianto di illuminazione. Viene inoltre proposto un particolare modello di gestione della schermatura, basato sulla contemporanea limitazione dell’abbagliamento e ottimizzazione dell’illuminamento da luce naturale. I risultati evidenziano i risparmi ottenibili attraverso un impianto di tende interne automatizzate e una gestione mista delle luci artificiali (manuale e automatica con dimmeraggio) e i relativi benefici in termini di qualità ambientale. Si evidenzia inoltre l’incidenza della tipologia e del colore del tessuto dell’oscurante.