Il contributo analizza il capolavoro letterario di Paolo Milano (1904-1988), Note in margine a una vita assente. Nell’indagare sulla struttura formale dell’opera, non si è potuto non notare quanto essa sia strettamente legata, forse tragicamente, forse genialmente, all’esperienza dell’esilio dell’intellettuale, nella particolare accezione del dispatrio, un’implementazione negativa del concetto stesso di esilio, in quanto implica la perdita delle basi identitarie dell’individualità umana: lingua, memoria e radici.
«L’OCEANO DELLA DISTANZA»: “NOTE IN MARGINE” AL DISPATRIO DI PAOLO MILANO / Angeletti, Valerio. - STAMPA. - (2020), pp. 113-122.
«L’OCEANO DELLA DISTANZA»: “NOTE IN MARGINE” AL DISPATRIO DI PAOLO MILANO
Angeletti, Valerio
2020-01-01
Abstract
Il contributo analizza il capolavoro letterario di Paolo Milano (1904-1988), Note in margine a una vita assente. Nell’indagare sulla struttura formale dell’opera, non si è potuto non notare quanto essa sia strettamente legata, forse tragicamente, forse genialmente, all’esperienza dell’esilio dell’intellettuale, nella particolare accezione del dispatrio, un’implementazione negativa del concetto stesso di esilio, in quanto implica la perdita delle basi identitarie dell’individualità umana: lingua, memoria e radici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione