Il processo di militarizzazione dei territori connesso alla Grande Guerra ha profondamente trasformato il paesaggio attraverso un complesso ed articolato insieme di “segni” di costruzione e di trasformazione, segni riconosciuti come valore storico e culturale in un bene inteso come «testimonianza materiale avente valore di civiltà». A fronte della loro potenzialità evocativa, della nostra “possibilità di memoria”, le “vestigia” della Grande Guerra sono elementi fondanti per l’identità europea e riflettere oggi su cosa può significare “prendersene cura” diventa la base per costruire una consapevole eredità per il futuro. I paesaggi di guerra rappresentano dei veri e propri palinsesti stratificatisi nel tempo non solo sulla base dei progetti elaborati dai diversi geni militari, ma anche attraverso le distruzioni e le successive modificazioni. Presentando una sintesi del caso studio del campo trincerato di Forte Busa Verle, sull’Altopiano di Vezzena (TN), il saggio propone un percorso metodologico per affrontare, alle diverse scale, il tema del riconoscimento della complessità di questi ‘segni’, della loro permanenza e modificazione all’interno dei processi di costruzione e trasformazione dei paesaggi adottando un “cannocchiale stratigrafico” come strumento concettuale e metodologico di indagine. Il fine è poter riconoscere nel paesaggio ambiti con diversi “gradienti testimoniali”: ambiti dove le vestigia della Grande Guerra permangono a differenti gradi di leggibilità in termini di conservazione, visibilità e riconoscibilità. Individuare tali ambiti può essere di ausilio ad un progetto che intenda ‘prendersi cura’ di questo complesso insieme di segni nell’ambito delle future trasformazioni del paesaggio.

La "cura" dei paesaggi di guerra. La conoscenza come metodo per conservare e valorizzare stratificazioni di segni, tracce, ferite / Quendolo, Alessandra; Aldrighettoni, Joel. - STAMPA. - 1:(2020), pp. 331-342.

La "cura" dei paesaggi di guerra. La conoscenza come metodo per conservare e valorizzare stratificazioni di segni, tracce, ferite.

Alessandra Quendolo;Joel Aldrighettoni
2020-01-01

Abstract

Il processo di militarizzazione dei territori connesso alla Grande Guerra ha profondamente trasformato il paesaggio attraverso un complesso ed articolato insieme di “segni” di costruzione e di trasformazione, segni riconosciuti come valore storico e culturale in un bene inteso come «testimonianza materiale avente valore di civiltà». A fronte della loro potenzialità evocativa, della nostra “possibilità di memoria”, le “vestigia” della Grande Guerra sono elementi fondanti per l’identità europea e riflettere oggi su cosa può significare “prendersene cura” diventa la base per costruire una consapevole eredità per il futuro. I paesaggi di guerra rappresentano dei veri e propri palinsesti stratificatisi nel tempo non solo sulla base dei progetti elaborati dai diversi geni militari, ma anche attraverso le distruzioni e le successive modificazioni. Presentando una sintesi del caso studio del campo trincerato di Forte Busa Verle, sull’Altopiano di Vezzena (TN), il saggio propone un percorso metodologico per affrontare, alle diverse scale, il tema del riconoscimento della complessità di questi ‘segni’, della loro permanenza e modificazione all’interno dei processi di costruzione e trasformazione dei paesaggi adottando un “cannocchiale stratigrafico” come strumento concettuale e metodologico di indagine. Il fine è poter riconoscere nel paesaggio ambiti con diversi “gradienti testimoniali”: ambiti dove le vestigia della Grande Guerra permangono a differenti gradi di leggibilità in termini di conservazione, visibilità e riconoscibilità. Individuare tali ambiti può essere di ausilio ad un progetto che intenda ‘prendersi cura’ di questo complesso insieme di segni nell’ambito delle future trasformazioni del paesaggio.
2020
AA.VV.
Boundary Landscapes,
Roma
Tab Edizioni
978-88-31352-47-5
978-88-31352-46-8
Quendolo, Alessandra; Aldrighettoni, Joel
La "cura" dei paesaggi di guerra. La conoscenza come metodo per conservare e valorizzare stratificazioni di segni, tracce, ferite / Quendolo, Alessandra; Aldrighettoni, Joel. - STAMPA. - 1:(2020), pp. 331-342.
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