La monografia intende delineare un quadro d’insieme di un significativo gruppo di medici eruditi che operarono sul territorio trentino e imperiale nel Cinquecento e nei primi decenni del secolo successivo. Il lavoro, basato su una serie di fonti manoscritte ed edite conservate in diverse biblioteche del suolo europeo, oltre che a Trento e a Rovereto, si pone come indagine critica di una serie di questioni cruciali relative alla storia della medicina dotta. Dopo una sezione che ricostruisce gli aspetti biografici più importanti dei medici presi in esame, l’analisi si focalizza sull’identità professionale degli stessi, descrivendo la rete dei rapporti che li legava a pazienti, autorità politiche e colleghi. Tra questi ultimi grande importanza viene attribuita ai fisici di lingua e cultura tedesca con i quali i trentini entrarono in contatto tramite le corti asburgiche. Inoltre, attraverso lo studio di consigli medici manoscritti ed editi, vengono studiati approcci alla cura e attività clinica dei trentini, mettendone in luce metodi, tendenze, conoscenze. Il lavoro si propone in ultima analisi come una riflessione sul modo in cui il sapere medico di età moderna dovrebbe essere interpretato, e valorizza le fonti mediche in quanto capaci di illuminare molti aspetti della pratica sanitaria se guardate con gli occhi dei loro estensori.
"Medici-physici" trentini nella seconda metà del Cinquecento. Sapere medico, identità professionale e scambi cultural-scientifici con le corti asburgiche / Quaranta, Alessandra. - STAMPA. - 21:(2019), pp. 1-429. [10.15168/11572_253025]
"Medici-physici" trentini nella seconda metà del Cinquecento. Sapere medico, identità professionale e scambi cultural-scientifici con le corti asburgiche
Alessandra Quaranta
2019-01-01
Abstract
La monografia intende delineare un quadro d’insieme di un significativo gruppo di medici eruditi che operarono sul territorio trentino e imperiale nel Cinquecento e nei primi decenni del secolo successivo. Il lavoro, basato su una serie di fonti manoscritte ed edite conservate in diverse biblioteche del suolo europeo, oltre che a Trento e a Rovereto, si pone come indagine critica di una serie di questioni cruciali relative alla storia della medicina dotta. Dopo una sezione che ricostruisce gli aspetti biografici più importanti dei medici presi in esame, l’analisi si focalizza sull’identità professionale degli stessi, descrivendo la rete dei rapporti che li legava a pazienti, autorità politiche e colleghi. Tra questi ultimi grande importanza viene attribuita ai fisici di lingua e cultura tedesca con i quali i trentini entrarono in contatto tramite le corti asburgiche. Inoltre, attraverso lo studio di consigli medici manoscritti ed editi, vengono studiati approcci alla cura e attività clinica dei trentini, mettendone in luce metodi, tendenze, conoscenze. Il lavoro si propone in ultima analisi come una riflessione sul modo in cui il sapere medico di età moderna dovrebbe essere interpretato, e valorizza le fonti mediche in quanto capaci di illuminare molti aspetti della pratica sanitaria se guardate con gli occhi dei loro estensori.File | Dimensione | Formato | |
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