Il saggio si colloca nel quadro del grande commentario alla Repubblica di Platone, realizzato, tra il 1998 e il 2007, dal gruppo di lavoro diretto dal prof. Mario Vegetti, nell’ambito del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pavia: un progetto articolato secondo un piano di commento integrale, che prevedeva un volume per ogni libro, o gruppo di libri, della Repubblica platonica, e, in ciascun volume, una raccolta di saggi finalizzati all’interpretazione di temi centrali del dialogo. Il saggio I piaceri giusti e l’esperienza del filosofo è dedicato all’analisi dei passaggi del libro IX in cui Socrate ritorna sulla questione dei piaceri (dopo averne descritto il degrado nei regimi politici dalla timocrazia alla tirannide), fornendo una sorta di garanzia di felicità per ciascun tipo di uomo giusto della kallipolis. La tesi principale argomentata nel saggio è che solo qui si trovi il completamento del percorso annunciato nel libro IV con la promessa di realizzare una città giusta e felice, perché solo qui la differenza dei tipi umani trova completo riconoscimento: non solo nei termini di integrazione funzionale previsti dal ta hautou prattein, ma anche in termini di compatibilità civile delle diverse disposizioni al piacere. Con questa tesi si intende fornire un contributo alla soluzione dei paradossi della giustizia, proposti da Bernard Williams a carico dell’isomorfismo anima-città e, più in generale, indicare i termini in cui il Platone politico rivede significativamente la questione del piacere.
I piaceri giusti e l'esperienza del filosofo
de Luise, Fulvia
2005-01-01
Abstract
Il saggio si colloca nel quadro del grande commentario alla Repubblica di Platone, realizzato, tra il 1998 e il 2007, dal gruppo di lavoro diretto dal prof. Mario Vegetti, nell’ambito del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pavia: un progetto articolato secondo un piano di commento integrale, che prevedeva un volume per ogni libro, o gruppo di libri, della Repubblica platonica, e, in ciascun volume, una raccolta di saggi finalizzati all’interpretazione di temi centrali del dialogo. Il saggio I piaceri giusti e l’esperienza del filosofo è dedicato all’analisi dei passaggi del libro IX in cui Socrate ritorna sulla questione dei piaceri (dopo averne descritto il degrado nei regimi politici dalla timocrazia alla tirannide), fornendo una sorta di garanzia di felicità per ciascun tipo di uomo giusto della kallipolis. La tesi principale argomentata nel saggio è che solo qui si trovi il completamento del percorso annunciato nel libro IV con la promessa di realizzare una città giusta e felice, perché solo qui la differenza dei tipi umani trova completo riconoscimento: non solo nei termini di integrazione funzionale previsti dal ta hautou prattein, ma anche in termini di compatibilità civile delle diverse disposizioni al piacere. Con questa tesi si intende fornire un contributo alla soluzione dei paradossi della giustizia, proposti da Bernard Williams a carico dell’isomorfismo anima-città e, più in generale, indicare i termini in cui il Platone politico rivede significativamente la questione del piacere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione