Al centro del saggio sono le corrispondenze di eruditi italiani dei decenni centrali dell’Ottocento. Nella prospettiva adottata lo scambio epistolare viene inteso quale strumento per comunicare informazioni, non solo personali o professionali, ma anche di natura politico-culturale: uno strumento che è a un tempo foriero di riflessioni e commenti, ma anche funzionale all’organizzazione della vita associata di persone e gruppi. E di più, il carteggio è considerato non solo come strumento, ma anche come “fine”: stare in contatto per informarsi e tenere informati i corrispondenti può sostituire altri mezzi di comunicazione – ad esempio la stampa, se quella libera è proibita o strettamente vigilata – ed essere il fondamento per una “rete” di persone unite da un comune interesse.
The article focuses on the correspondence of mid-nineteenth-century Italian antiquarians. The letter exchange is here understood as a medium whereby information is communicated that is not only personal or professional, but also political and cultural. It thus relates to reflections and comments, but it is also functional to the organization of the collective life of persons and groups. Moreover, correspondence is here considered not only as an instrument, but also as an “aim”: to remain in contact in order to receive information and keep the correspondents informed can substitute other means of communication – for example the press, whether free, forbidden or controlled – and constitute the basis for a network of individuals united by a common interest.
«Leggo sempre volentieri le lettere del vostro bravo corrispondente»: reti di persone e istituzioni nelle corrispondenze di storici ed eruditi nei decenni centrali dell’Ottocento / Giorgi, Andrea; Moscadelli, Stefano. - ELETTRONICO. - 33:(2019), pp. 71-165.
«Leggo sempre volentieri le lettere del vostro bravo corrispondente»: reti di persone e istituzioni nelle corrispondenze di storici ed eruditi nei decenni centrali dell’Ottocento
Giorgi, Andrea;Moscadelli, Stefano
2019-01-01
Abstract
Al centro del saggio sono le corrispondenze di eruditi italiani dei decenni centrali dell’Ottocento. Nella prospettiva adottata lo scambio epistolare viene inteso quale strumento per comunicare informazioni, non solo personali o professionali, ma anche di natura politico-culturale: uno strumento che è a un tempo foriero di riflessioni e commenti, ma anche funzionale all’organizzazione della vita associata di persone e gruppi. E di più, il carteggio è considerato non solo come strumento, ma anche come “fine”: stare in contatto per informarsi e tenere informati i corrispondenti può sostituire altri mezzi di comunicazione – ad esempio la stampa, se quella libera è proibita o strettamente vigilata – ed essere il fondamento per una “rete” di persone unite da un comune interesse.File | Dimensione | Formato | |
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