La bellezza della montagna è un’invenzione recente. Il suo valore scientifico è stato considerato a lungo pari a zero. Per molti secoli i monti sono apparsi come «disuguaglianze», luoghi orridi e pericolose barriere all’azione dell’uomo. Solo quando, a partire dal tardo Rinascimento, gli scienziati comprendono l’importanza di uscire dalle biblioteche e leggere il «libro del mondo», si forma un nuovo interesse, che avverte la montagna come luogo cruciale: una sorta di laboratorio della natura in grado di raccontare la lunga e complessa storia della terra. Contemporaneamente alcuni intellettuali cittadini trovano eccitante il paesaggio selvaggio e il fascino inquieto della montagna, parlano di un «piacevole orrore» e inaugurano un gusto e uno stile nuovi. Saltano così le regole dell’estetica classica e la «bellezza col brivido» trova una nuova definizione in un termine antico: il sublime. Per i Romantici nasce la necessità di un nuovo linguaggio, frammentato e sfrangiato come il loro instabile cuore. La montagna, luogo cruciale per comprendere l’organizzazione del nostro pianeta, ci parla di una nuova e difficile bellezza, di una natura materna e minacciosa in cui noi contemporanei, frenetici e ansiosi di pace, possiamo riconoscerci. Una montagna moderna, spiazzante e accogliente, antica e all’avanguardia. Questo libro è una versione completamente rinnovata, arricchita e aggiornata di Il laboratorio della natura, del 2001.
Il nuovo laboratorio della natura. La montagna e l'immagine del mondo dal Rinascimento al Romanticismo / Giacomoni, Paola. - STAMPA. - 123.4:(2019), pp. 1-242.
Il nuovo laboratorio della natura. La montagna e l'immagine del mondo dal Rinascimento al Romanticismo
Giacomoni, Paola
2019-01-01
Abstract
La bellezza della montagna è un’invenzione recente. Il suo valore scientifico è stato considerato a lungo pari a zero. Per molti secoli i monti sono apparsi come «disuguaglianze», luoghi orridi e pericolose barriere all’azione dell’uomo. Solo quando, a partire dal tardo Rinascimento, gli scienziati comprendono l’importanza di uscire dalle biblioteche e leggere il «libro del mondo», si forma un nuovo interesse, che avverte la montagna come luogo cruciale: una sorta di laboratorio della natura in grado di raccontare la lunga e complessa storia della terra. Contemporaneamente alcuni intellettuali cittadini trovano eccitante il paesaggio selvaggio e il fascino inquieto della montagna, parlano di un «piacevole orrore» e inaugurano un gusto e uno stile nuovi. Saltano così le regole dell’estetica classica e la «bellezza col brivido» trova una nuova definizione in un termine antico: il sublime. Per i Romantici nasce la necessità di un nuovo linguaggio, frammentato e sfrangiato come il loro instabile cuore. La montagna, luogo cruciale per comprendere l’organizzazione del nostro pianeta, ci parla di una nuova e difficile bellezza, di una natura materna e minacciosa in cui noi contemporanei, frenetici e ansiosi di pace, possiamo riconoscerci. Una montagna moderna, spiazzante e accogliente, antica e all’avanguardia. Questo libro è una versione completamente rinnovata, arricchita e aggiornata di Il laboratorio della natura, del 2001.File | Dimensione | Formato | |
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