I decenni a metà dell’Ottocento sono stati centrali per lo sviluppo dell’idea di alpinismo e per la costruzione di un nuovo rapporto dell’uomo con l’ambiente montano. La storia dell’alpinismo si intreccia con il mutare della società borghese europea ottocentesca, la sua cultura, la politica. L’immaginario alpinistico trova nei mezzi di comunicazione un canale di affermazione anche al di là della cerchia dei primi appassionati ed esperti; a loro volta, i media incidono sulla percezione e sulla definizione dell’alpinismo, ma anche sul rapporto con il tempo, il paesaggio e la società. Questo rapporto tra alpinismo e comunicazione viene studiato attraverso una lettura del sistema dei media coinvolti: le riviste delle associazioni alpinistiche nazionali; la pubblicità, gli spettacoli di intrattenimento, la cartografia, le immagini; un’opera scientifica e didattica come Il Bel Paese (1876) di Antonio Stoppani.
Alpinisti e media nella seconda metà dell’Ottocento / Largaiolli, Matteo. - STAMPA. - 104:(2019), pp. 89-119.
Alpinisti e media nella seconda metà dell’Ottocento
Matteo Largaiolli
2019-01-01
Abstract
I decenni a metà dell’Ottocento sono stati centrali per lo sviluppo dell’idea di alpinismo e per la costruzione di un nuovo rapporto dell’uomo con l’ambiente montano. La storia dell’alpinismo si intreccia con il mutare della società borghese europea ottocentesca, la sua cultura, la politica. L’immaginario alpinistico trova nei mezzi di comunicazione un canale di affermazione anche al di là della cerchia dei primi appassionati ed esperti; a loro volta, i media incidono sulla percezione e sulla definizione dell’alpinismo, ma anche sul rapporto con il tempo, il paesaggio e la società. Questo rapporto tra alpinismo e comunicazione viene studiato attraverso una lettura del sistema dei media coinvolti: le riviste delle associazioni alpinistiche nazionali; la pubblicità, gli spettacoli di intrattenimento, la cartografia, le immagini; un’opera scientifica e didattica come Il Bel Paese (1876) di Antonio Stoppani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione