La letteratura tedesca conosce l’idea di profumo. Al di là dei più recenti e immediati riferimenti – le pagine postmoderne di Patrick Süskind – sono molti i luoghi letterari che ne propongono e modulano l’immagine. Malgrado la difficoltà di rendere una sensazione olfattiva in parole, o forse proprio per questo, gli odori hanno costituito una sfida anche per la scrittura tedesca che ha posto a loro rappresentazione una pluralità di immagini, figure, metafore. Fin dal Romanticismo, il profumo ha espresso e accompagnato lo struggimento, la distanza, la comunione con la natura, la malinconia, il desiderio del lontano e del trascorso. Soprattutto a fine Ottocento e nel passaggio al secolo nuovo – al diffondersi del clima neoromantico-decadente – odori, colori, suoni dividono un comune spazio sensoriale e letterario, nella creazione di precise simmetrie tra dato sensibile e stato dell’animo. Seguendo l’affiorare dell’idea di profumo in alcuni testi, da Rainer Maria Rilke a Thomas Mann, da Hugo von Hofmannsthal all’impressionismo, il contributo tenterà di profilare, su costanti e variabili, una breve poetica degli odori nella Jahrhundertwende tedesca, ponendo la sensibilità fin de siècle anche di fronte all’emergere del nuovo e contiguo movimento espressionista dove, agli effluvi di un’ovattata décadence, subentreranno le esalazioni e le sinestesie negative di una realtà metropolitana sempre più tentacolare.
«Chi sei tu, incomprensibile spirito»: il profumo nella scrittura tedesca tra Otto e Novecento / De Villa, Massimiliano. - STAMPA. - (2014), pp. 179-195.
«Chi sei tu, incomprensibile spirito»: il profumo nella scrittura tedesca tra Otto e Novecento
De Villa, Massimiliano
2014-01-01
Abstract
La letteratura tedesca conosce l’idea di profumo. Al di là dei più recenti e immediati riferimenti – le pagine postmoderne di Patrick Süskind – sono molti i luoghi letterari che ne propongono e modulano l’immagine. Malgrado la difficoltà di rendere una sensazione olfattiva in parole, o forse proprio per questo, gli odori hanno costituito una sfida anche per la scrittura tedesca che ha posto a loro rappresentazione una pluralità di immagini, figure, metafore. Fin dal Romanticismo, il profumo ha espresso e accompagnato lo struggimento, la distanza, la comunione con la natura, la malinconia, il desiderio del lontano e del trascorso. Soprattutto a fine Ottocento e nel passaggio al secolo nuovo – al diffondersi del clima neoromantico-decadente – odori, colori, suoni dividono un comune spazio sensoriale e letterario, nella creazione di precise simmetrie tra dato sensibile e stato dell’animo. Seguendo l’affiorare dell’idea di profumo in alcuni testi, da Rainer Maria Rilke a Thomas Mann, da Hugo von Hofmannsthal all’impressionismo, il contributo tenterà di profilare, su costanti e variabili, una breve poetica degli odori nella Jahrhundertwende tedesca, ponendo la sensibilità fin de siècle anche di fronte all’emergere del nuovo e contiguo movimento espressionista dove, agli effluvi di un’ovattata décadence, subentreranno le esalazioni e le sinestesie negative di una realtà metropolitana sempre più tentacolare.File | Dimensione | Formato | |
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