VinKo (`Varietà in contatto' - https://www.dipsco.unitn.it/vinko/) è una piattaforma online progettata dalle Università di Verona e di Trento per raccogliere il maggior numero possibile di dati linguistici orali provenienti dalle lingue minoritarie e dai dialetti parlati in Trentino-Alto Adige/Südtirol e in Veneto (Agosti et al. 2010). VinKo nasce nel 2015 all'interno del progetto AThEME (Advancing The European Multilingual Experience), finanziato dall'Unione Europea, ed è ora gestito in collaborazione tra le due università di Verona e di Trento all'interno del progetto d'eccellenza "Digital Humanities" del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere di Verona. Scopo di VinKo è la raccolta di dati orali per lo studio degli effetti del multilinguismo tra lingue regionali, locali e minoritarie sul contatto linguistico nell'area atesina (Casalicchio/Padovan (in stampa)). Serve per questo una raccolta massiccia di dati sulle lingue romanze, cioè l’italiano (regionale), i dialetti trentini, i dialetti veneti e il ladino nelle sue varietà (fassano, gardenese, badiotto, fodóm e ampezzano), e sulle lingue germaniche in contatto, cioè il mòcheno, il cimbro e i dialetti tirolesi. Perciò VinKo propone ai parlanti-informatori di registrare nella loro lingua/nel loro dialetto la traduzione (dall'italiano o dal tedesco) di un questionario fonologico (180 parole) e di un questionario morfologico e sintattico (42-75 frasi). Dopo una sua prima presentazione, VinKo ha raccolto risposte da circa 200 parlanti di varie località, che permettono di mettere a fuoco alcuni fenomeni le cui realizzazioni nelle diverse varietà -spesso all’interno di una stessa varietà- mostrano una notevole variazione (cfr. Benincà/Damonte 2009; Dorian 2014). Lo sviluppo del progetto prevede di aumentare la quantità di dati raccolti e di renderli pubblici e facilmente consultabili, per rispondere ad alcune domande centrali sul tema della variazione (Berruto 2013): in che modo il contatto modifica le lingue in rapporto tra loro? In quale direzione si sviluppa l’influenza tra le lingue dell’area? Quali fenomeni sono soggetti al contatto? Il contributo si propone come risposta alla domanda (iv) del workshop: Quali sono i metodi più appropriati per raccogliere dati sulla variazione?
VinKo / Cordin, Patrizia; Rabanus, Stefan; Alber, Birgit; Mattei, Antonio; Casalicchio, Jan; Tomaselli, Alessandra; Bidese, Ermenegildo; Padovan, Andrea. - ELETTRONICO. - (2018).
VinKo
Patrizia Cordin;Rabanus, Stefan;Birgit Alber;Antonio Mattei;Jan Casalicchio;Alessandra Tomaselli;Ermenegildo Bidese;Andrea Padovan
2018-01-01
Abstract
VinKo (`Varietà in contatto' - https://www.dipsco.unitn.it/vinko/) è una piattaforma online progettata dalle Università di Verona e di Trento per raccogliere il maggior numero possibile di dati linguistici orali provenienti dalle lingue minoritarie e dai dialetti parlati in Trentino-Alto Adige/Südtirol e in Veneto (Agosti et al. 2010). VinKo nasce nel 2015 all'interno del progetto AThEME (Advancing The European Multilingual Experience), finanziato dall'Unione Europea, ed è ora gestito in collaborazione tra le due università di Verona e di Trento all'interno del progetto d'eccellenza "Digital Humanities" del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere di Verona. Scopo di VinKo è la raccolta di dati orali per lo studio degli effetti del multilinguismo tra lingue regionali, locali e minoritarie sul contatto linguistico nell'area atesina (Casalicchio/Padovan (in stampa)). Serve per questo una raccolta massiccia di dati sulle lingue romanze, cioè l’italiano (regionale), i dialetti trentini, i dialetti veneti e il ladino nelle sue varietà (fassano, gardenese, badiotto, fodóm e ampezzano), e sulle lingue germaniche in contatto, cioè il mòcheno, il cimbro e i dialetti tirolesi. Perciò VinKo propone ai parlanti-informatori di registrare nella loro lingua/nel loro dialetto la traduzione (dall'italiano o dal tedesco) di un questionario fonologico (180 parole) e di un questionario morfologico e sintattico (42-75 frasi). Dopo una sua prima presentazione, VinKo ha raccolto risposte da circa 200 parlanti di varie località, che permettono di mettere a fuoco alcuni fenomeni le cui realizzazioni nelle diverse varietà -spesso all’interno di una stessa varietà- mostrano una notevole variazione (cfr. Benincà/Damonte 2009; Dorian 2014). Lo sviluppo del progetto prevede di aumentare la quantità di dati raccolti e di renderli pubblici e facilmente consultabili, per rispondere ad alcune domande centrali sul tema della variazione (Berruto 2013): in che modo il contatto modifica le lingue in rapporto tra loro? In quale direzione si sviluppa l’influenza tra le lingue dell’area? Quali fenomeni sono soggetti al contatto? Il contributo si propone come risposta alla domanda (iv) del workshop: Quali sono i metodi più appropriati per raccogliere dati sulla variazione?File | Dimensione | Formato | |
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