Nella seconda metà del Settecento anche in area italiana nacquero diverse gazzette dedicate alla diffusione di notizie strettamente locali. Tra queste va annoverata la “Gazzetta goriziana” (Gorizia, 1774-1776), probabilmente in parte ispirata alla ben più solida “Gazzetta toscana”: si tratta di un foglio prodotto in un’area periferica che non era in grado di generare materiale informativo sufficiente a riempire regolarmente le pagine del periodico. Non a caso la gazzetta dovette ridefinire il proprio profilo contenutistico abbandonando la fisionomia iniziale e ripiegando massicciamente sulla stampa di modeste “Notizie d’esteri avvenimenti”, spesso copiate dal famoso «Giornale enciclopedico» di Venezia diretto da Elisabetta Caminer. Peraltro la gazzetta, contenutisticamente e strutturalmente assai debole, non riuscì mai ad acquisire un qualche ruolo significativo nella diffusione di notizie sull’Europa orientale che la posizione di Gorizia, posta a cavallo tra area italiana e mondo asburgico, avrebbe forse potuto conferirle (cosa che invece accadrà pochi anni dopo a «L’Osservatore triestino», stampato nella vicina Trieste). L’esperienza della «Gazzetta goriziana», tuttavia, suggerisce come a fine Settecento la pubblicazione di fogli di notizie interessasse anche aree periferiche sino ad allora escluse dalla produzione di periodici e come le notizie estere potessero essere rilanciate anche all’interno di microcircuiti informativi marginali, integrandosi con le notizie e con gli eventi locali.
Tra «grandi avvenimenti» e «picciole rivoluzioni»: comunicazione politica e informazione internazionale in una gazzetta «locale» del secondo Settecento / Gorian, Rudj. - STAMPA. - 19:(2011), pp. 31-52.
Tra «grandi avvenimenti» e «picciole rivoluzioni»: comunicazione politica e informazione internazionale in una gazzetta «locale» del secondo Settecento
Gorian, Rudj
2011-01-01
Abstract
Nella seconda metà del Settecento anche in area italiana nacquero diverse gazzette dedicate alla diffusione di notizie strettamente locali. Tra queste va annoverata la “Gazzetta goriziana” (Gorizia, 1774-1776), probabilmente in parte ispirata alla ben più solida “Gazzetta toscana”: si tratta di un foglio prodotto in un’area periferica che non era in grado di generare materiale informativo sufficiente a riempire regolarmente le pagine del periodico. Non a caso la gazzetta dovette ridefinire il proprio profilo contenutistico abbandonando la fisionomia iniziale e ripiegando massicciamente sulla stampa di modeste “Notizie d’esteri avvenimenti”, spesso copiate dal famoso «Giornale enciclopedico» di Venezia diretto da Elisabetta Caminer. Peraltro la gazzetta, contenutisticamente e strutturalmente assai debole, non riuscì mai ad acquisire un qualche ruolo significativo nella diffusione di notizie sull’Europa orientale che la posizione di Gorizia, posta a cavallo tra area italiana e mondo asburgico, avrebbe forse potuto conferirle (cosa che invece accadrà pochi anni dopo a «L’Osservatore triestino», stampato nella vicina Trieste). L’esperienza della «Gazzetta goriziana», tuttavia, suggerisce come a fine Settecento la pubblicazione di fogli di notizie interessasse anche aree periferiche sino ad allora escluse dalla produzione di periodici e come le notizie estere potessero essere rilanciate anche all’interno di microcircuiti informativi marginali, integrandosi con le notizie e con gli eventi locali.File | Dimensione | Formato | |
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