La riforma delle banche di credito cooperativo (d.lgs. 18/2016 convertito nella legge 49/2016) nasce per affrontare le principali difficoltà strutturali e congiunturali che il settore del credito cooperativo italiano sta affrontando.Questo lavoro intende valutare l’impatto della riforma e mettere in guardia dal rischio che essa possa intervenire in modo negativo sui valori fondanti del credito cooperativo (mutualità, localismo e solidarietà all'interno della comunità di appartenenza), senza tenere conto della natura non profit e multi-stakeholder delle BCC. Nel modello proposto, assume una rilevanza centrale lo studio della componente motivazionale non materiale dei soggetti, che in questo lavoro viene identificato nelle preferenze di conformità. L'emergenza di comportamenti “virtuosi” in questo contesto può essere spiegata come esito di equilibrio di un gioco in cui i giocatori non agiscono perseguendo unicamente l'auto-interesse, ma anche e soprattutto in quanto individui appartenenti ad una stessa comunità che condivide dei principi ideali sull'equa ripartizione della ricchezza. Tuttavia, poiché le motivazioni intrinseche sono fondamentali ma anche fragili, il nostro studio degli effetti della riforma si è concentrato prevalentemente sul rischio che tale intervento alterasse o addirittura estromettesse le motivazioni intrinseche dei soggetti (effetto di crowding-out), minacciando la stabilità del sistema motivazionale che garantisce l'esistenza delle BCC.Lo scopo di questo lavoro è indagare se un intervento legislativo di vasta portata, come la recente riforma delle BCC, possa finire con l'alterare le caratteristiche essenziali del sistema del credito cooperativo, mettendone a rischio l'integrità e l'unicità. A partire da un modello descrittivo delle BCC in un contesto di interazione tra diversi stakeholder, caratterizzati da motivazioni di conformità a un ideale (preferenze conformiste –Grimalda e Sacconi, 2005), sono ipotizzati diversi modi di intervento esterno e viene analizzato il rischio di alterare e spiazzare (o addirittura estromettere) le motivazioni intrinseche degli individui (effetto di crowding out –Frey, 1997).
Le banche di credito cooperativo: governance, riforma e rischio di crowding out / Cecchini Manara, Virginia Maria; Broccato, Sara. - CD-ROM. - (2018), pp. [n.d.]-[n.d.]. (Intervento presentato al convegno XII Colloquio Scientifico sull'Impresa Sociale tenutosi a Trento nel 25-26 maggio 2018).
Le banche di credito cooperativo: governance, riforma e rischio di crowding out
Cecchini Manara Virginia Maria;
2018-01-01
Abstract
La riforma delle banche di credito cooperativo (d.lgs. 18/2016 convertito nella legge 49/2016) nasce per affrontare le principali difficoltà strutturali e congiunturali che il settore del credito cooperativo italiano sta affrontando.Questo lavoro intende valutare l’impatto della riforma e mettere in guardia dal rischio che essa possa intervenire in modo negativo sui valori fondanti del credito cooperativo (mutualità, localismo e solidarietà all'interno della comunità di appartenenza), senza tenere conto della natura non profit e multi-stakeholder delle BCC. Nel modello proposto, assume una rilevanza centrale lo studio della componente motivazionale non materiale dei soggetti, che in questo lavoro viene identificato nelle preferenze di conformità. L'emergenza di comportamenti “virtuosi” in questo contesto può essere spiegata come esito di equilibrio di un gioco in cui i giocatori non agiscono perseguendo unicamente l'auto-interesse, ma anche e soprattutto in quanto individui appartenenti ad una stessa comunità che condivide dei principi ideali sull'equa ripartizione della ricchezza. Tuttavia, poiché le motivazioni intrinseche sono fondamentali ma anche fragili, il nostro studio degli effetti della riforma si è concentrato prevalentemente sul rischio che tale intervento alterasse o addirittura estromettesse le motivazioni intrinseche dei soggetti (effetto di crowding-out), minacciando la stabilità del sistema motivazionale che garantisce l'esistenza delle BCC.Lo scopo di questo lavoro è indagare se un intervento legislativo di vasta portata, come la recente riforma delle BCC, possa finire con l'alterare le caratteristiche essenziali del sistema del credito cooperativo, mettendone a rischio l'integrità e l'unicità. A partire da un modello descrittivo delle BCC in un contesto di interazione tra diversi stakeholder, caratterizzati da motivazioni di conformità a un ideale (preferenze conformiste –Grimalda e Sacconi, 2005), sono ipotizzati diversi modi di intervento esterno e viene analizzato il rischio di alterare e spiazzare (o addirittura estromettere) le motivazioni intrinseche degli individui (effetto di crowding out –Frey, 1997).File | Dimensione | Formato | |
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