Il saggio di Marco Russo, Creatività, creatività collettiva, e musica, analizza il concetto di creatività collettiva, come passaggio da una concezione ormai superata di creatività individuale. La discussione è chiaramente incentrata su un filone di indagine attento al versante socio-culturale ed attraversa alcuni modelli esplicativi della creatività tratti prevalentemente dalla letteratura psicologica. Il presupposto principale è che la creatività collettiva sia essenzialmente una visione della musica che rigetta il concetto di “genio” ottocentesco, e distribuisce la responsabilità dell’opera anche agli interpreti e agli ascoltatori. L’intento e l’interesse è tuttavia riversato principalmente sulla figura dei compositori, qui intesi nella dimensione colta e contemporanea del fare musica, che di sovente, complici l’uso delle tecnologie e dell’informatica, si trovano a confrontarsi in una situazione sempre più collettiva della creazione. Rinunciando volutamente a ridondanti esemplificazioni musicali, l’argomento è affrontato cercando di proporre invece un percorso fra i principali studi relativi alla creazione collaborativa in modo da suggerire modelli utilizzabili anche in campo musicale. La composizione collettiva è infatti, sotto molti punti di vista, una contraddizione di termini, che stride non solo nei confronti della tradizione musicale, ma anche con gran parte delle teorie sulla cognizione di “gruppo”. L’approccio socio-culturale tuttavia mostra come queste siano pratiche assolutamente coerenti e di piena soddisfazione, fornendo nel contempo anche alcuni strumenti teorici per una netta distinzione dalle prassi interpretative consolidate.
Creatività, creatività collettiva e musica / Russo, Marco. - STAMPA. - 484:(2017), pp. 137-166.
Creatività, creatività collettiva e musica
Russo, Marco
2017-01-01
Abstract
Il saggio di Marco Russo, Creatività, creatività collettiva, e musica, analizza il concetto di creatività collettiva, come passaggio da una concezione ormai superata di creatività individuale. La discussione è chiaramente incentrata su un filone di indagine attento al versante socio-culturale ed attraversa alcuni modelli esplicativi della creatività tratti prevalentemente dalla letteratura psicologica. Il presupposto principale è che la creatività collettiva sia essenzialmente una visione della musica che rigetta il concetto di “genio” ottocentesco, e distribuisce la responsabilità dell’opera anche agli interpreti e agli ascoltatori. L’intento e l’interesse è tuttavia riversato principalmente sulla figura dei compositori, qui intesi nella dimensione colta e contemporanea del fare musica, che di sovente, complici l’uso delle tecnologie e dell’informatica, si trovano a confrontarsi in una situazione sempre più collettiva della creazione. Rinunciando volutamente a ridondanti esemplificazioni musicali, l’argomento è affrontato cercando di proporre invece un percorso fra i principali studi relativi alla creazione collaborativa in modo da suggerire modelli utilizzabili anche in campo musicale. La composizione collettiva è infatti, sotto molti punti di vista, una contraddizione di termini, che stride non solo nei confronti della tradizione musicale, ma anche con gran parte delle teorie sulla cognizione di “gruppo”. L’approccio socio-culturale tuttavia mostra come queste siano pratiche assolutamente coerenti e di piena soddisfazione, fornendo nel contempo anche alcuni strumenti teorici per una netta distinzione dalle prassi interpretative consolidate.File | Dimensione | Formato | |
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