Cristoforo Madruzzo (1512-1578), primo di quattro principi vescovi trentini appartenenti a quel casato, fu confermato cardinale nel 1545. A partire dal medesimo anno fu munifico ospite del concilio di Trento. Vicinissimo agli Asburgo, Madruzzo fu appuntato governatore della Milano spagnola nel 1555, incarico che tenne per poco meno di due anni. Tra gli ultimi mesi del 1559 e i primi del 1560 l’ecclesiastico si trasferì a Roma; acquisì inoltre i feudi laziali di Bassano in Teverina, Gallese e Soriano nel Cimino, dove fece erigere sia un palazzo sia la Fonte di Papacqua. Il presente volume offre l’edizione critica delle sue lettere di interesse storico-artistico, assieme a una selezione di nuovi documenti dal Notarile di Roma. Il carteggio e l’edizione degli atti notarili sono preceduti da un saggio, nel quale si offrono al lettore una serie di chiavi d’accesso al materiale documentario. Ne esce rischiarata una personalità tutt’altro che marginale, in grado, fra le altre cose, di mettere in dialogo collezionisti d’oltralpe e mecenati italiani.
L'epistolario di Cristoforo Madruzzo come fonte per la storia dell'arte: con un'appendice di documenti dal Notarile di Roma / Siracusano, Luca. - ELETTRONICO. - 16:(2018). [10.15168/11572_206095]
L'epistolario di Cristoforo Madruzzo come fonte per la storia dell'arte: con un'appendice di documenti dal Notarile di Roma
Siracusano, Luca
2018-01-01
Abstract
Cristoforo Madruzzo (1512-1578), primo di quattro principi vescovi trentini appartenenti a quel casato, fu confermato cardinale nel 1545. A partire dal medesimo anno fu munifico ospite del concilio di Trento. Vicinissimo agli Asburgo, Madruzzo fu appuntato governatore della Milano spagnola nel 1555, incarico che tenne per poco meno di due anni. Tra gli ultimi mesi del 1559 e i primi del 1560 l’ecclesiastico si trasferì a Roma; acquisì inoltre i feudi laziali di Bassano in Teverina, Gallese e Soriano nel Cimino, dove fece erigere sia un palazzo sia la Fonte di Papacqua. Il presente volume offre l’edizione critica delle sue lettere di interesse storico-artistico, assieme a una selezione di nuovi documenti dal Notarile di Roma. Il carteggio e l’edizione degli atti notarili sono preceduti da un saggio, nel quale si offrono al lettore una serie di chiavi d’accesso al materiale documentario. Ne esce rischiarata una personalità tutt’altro che marginale, in grado, fra le altre cose, di mettere in dialogo collezionisti d’oltralpe e mecenati italiani.File | Dimensione | Formato | |
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