Terra di antica tradizione migratoria, l’attuale Provincia Autonoma di Trento ha sviluppato peculiari tipologie di mobilità occupazionale, in parte sovrapponibili alle consuetudinarie modalità dell’emigrazione delle popolazioni alpine italiane per periodicità e destinazioni, in parte scostandosene per il retaggio dovuto al mondo asburgico cui è appartenuta sino all’annessione al Regno d’Italia. Dopo l’annessione all’Italia e al Trattato di S. Germano per l’acquisizione della “piena cittadinanza” il fenomeno migratorio diveniva ulteriormente problematico. La migrazione nel Ventennio confermava le tradizionali traiettorie. La difficile transizione verso la repubblicana Regione Autonoma dilazionava il recupero dell’economia di pace. Alla fine del decennio sessanta si profilava il “saldo zero”, quasi in concomitanza con la prima ondata di rientri; l’Autonomia speciale nel frattempo concessa alle due province che formavano la Regione autonoma, consentiva al Trentino la realizzazione di un’economia florida e l’inversione della dinamica sociale sino a divenire terra di immigrazione.
Numeri nomi e memorie. Note per un bilancio sull'emigrazione trentina Nel Novecento / Grandi, C.. - STAMPA. - (2015). (Intervento presentato al convegno Società Italiana di Demografia Storica - SIDeS tenutosi a Udine nel 8-10/10/2015).
Numeri nomi e memorie. Note per un bilancio sull'emigrazione trentina Nel Novecento
Grandi C.
2015-01-01
Abstract
Terra di antica tradizione migratoria, l’attuale Provincia Autonoma di Trento ha sviluppato peculiari tipologie di mobilità occupazionale, in parte sovrapponibili alle consuetudinarie modalità dell’emigrazione delle popolazioni alpine italiane per periodicità e destinazioni, in parte scostandosene per il retaggio dovuto al mondo asburgico cui è appartenuta sino all’annessione al Regno d’Italia. Dopo l’annessione all’Italia e al Trattato di S. Germano per l’acquisizione della “piena cittadinanza” il fenomeno migratorio diveniva ulteriormente problematico. La migrazione nel Ventennio confermava le tradizionali traiettorie. La difficile transizione verso la repubblicana Regione Autonoma dilazionava il recupero dell’economia di pace. Alla fine del decennio sessanta si profilava il “saldo zero”, quasi in concomitanza con la prima ondata di rientri; l’Autonomia speciale nel frattempo concessa alle due province che formavano la Regione autonoma, consentiva al Trentino la realizzazione di un’economia florida e l’inversione della dinamica sociale sino a divenire terra di immigrazione.File | Dimensione | Formato | |
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