Il “nuovo” bilancio d’esercizio: una prima valutazione dell’impatto sui conti annuali ordinari del d.lgs. 139/2015

I conti annuali del 2016 rappresentano, almeno da un punto di vista teorico, un significativo momento di discontinuità nel processo di redazione dei bilanci italiani: il d.lgs. n. 139 del 18 agosto 2015, chiamato a dare attuazione alla direttiva 2013/34/UE, è infatti il più importante (e repentino) aggiornamento delle regole contabili italiane dall’attuazione, ad opera del d.lgs. n. 127 del 9 aprile 1991, delle abrogate IV e VII direttiva CEE. Le modifiche apportate al codice civile, accompagnate dalla riscrittura degli standard con-tabili nazionali, hanno introdotto nuovi principi di redazione, cambiato gli schemi di bilancio, innovato i criteri di valutazione e diversificato l’informativa in nota integrativa: una “mutazio-ne” del modello di comunicazione economico-finanziaria, influenzata da logiche derivate dagli IFRS, con potenziali e significativi effetti – anche in virtù di una generale applicazione retroat-tiva – tanto sulla misurazione della performance aziendale, ossia in termini di reddito e capita-le, quanto sullo spessore dell’informativa resa nella nota integrativa. Il nostro lavoro rappresenta un primo contributo alla discussione sull’effettivo impatto del d.lgs. n. 139/2015, e dei nuovi principi contabili nazionali, sui comportamenti dei redattori e sui valori dei documenti di sintesi da questi prodotti. La nostra indagine si fonda sull’analisi di un campione di 1.497 bilanci d’esercizio ordinari, riferiti a periodi amministrativi chiusi il 31 di-cembre 2016 ed oggetto delle nuove regole contabili, estratti casualmente fra quelli depositati al 15 giugno 2017 presso il Registro delle imprese. La ricerca fa ampio uso di tecnologie soft-ware capaci di estrarre ed elaborare, sostanzialmente in real time, i dati dei rendiconti diretta-mente dalla loro codifica nativa in formato XBRL.