L'intellettuale come attore politico: Carlo Schmid e la Germania dopo il 1945

Il saggio si colloca all'interno di una più ampia ricerca interdisciplinare ("La transizione come problema storiografico") dedicata allo studio delle fasi di sviluppo critico della modernità, qui intesa intesa come un'epoca di lungo periodo che va dall'Umanesimo agli Sessanta del Novecento, con una sua razionalità intrinseca e configuratasi come un campo di tensione tra l'individuo, la società e gli spazi politici. Muovendo dalle definizioni di "intellettuale" di Antonio Gramsci, Norberto Bobbio, Jürgen Habermas e Stefan Collini e dalla "teoria politica del pensare politicamente" di Michael Freeden, il saggio propone una riflessione critica sulla categoria del "politico intellettuale", incentrando l'analisi sulla figura dell'esponente della socialdemocrazia tedesca Carlo Schmid, uno dei protagonisti della transizione democratica nella Germania post-1945.