Oltre lo Stato fascista? Aspetti giuridici dei procedimenti di epurazione

Il contributo analizza la disciplina giuridica dei procedimenti di epurazione avviati nei confronti dei funzionari dello Stato fascista nel periodo ricompreso fra il 1943 ed il 1948. L'analisi si concentra sul significato tecnico-giuridico dei procedimenti di epurazione, verificando quali garanzie fossero concretamente applicabili nei confronti dei funzionari ad essi sottoposti, anche in rapporto alla elaborazione teorica e giurisprudenziale dell'epoca. Si sottolinea come la stessa disciplina dei procedimenti di epurazione fosse caratterizzata da scarse garanzie procedimentali, applicando nei confronti dei soggetti epurati le stesse tecniche che lo Stato fascista aveva applicato nei confronti dei propri funzionari infedeli. Si evidenzia parimenti come la giurisprudenza del Consiglio di Stato abbia attenuato la rigidità del meccanismo, applicando anche nei confronti degli epurandi alcune procedimentali minime: diritti partecipativi, obbligo di motivazione della decisione sfavorevole.