Il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli rappresenta un’importante espressione dell’architettura e dell’arte che i Longobardi hanno lasciato in Italia. Nel 2011 è stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nell’ambito del sito seriale «I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)». Il libro presenta la prima fase degli esiti di una rinnovata attenzione analitica che ha indagato il Tempietto da diversi “osservatori”: la realtà geometrica e costruttiva del monumento con rilievi e analisi che descrivono parti fino ad ora poco studiate; le diverse fasi di trasformazione che nel corso del tempo hanno interessato la compagine muraria e decorativa, con particolare riferimento al periodo dal XIX secolo in poi, quando il monumento comincia ad essere oggetto di un atteggiamento culturale legato al nascere di una moderna concezione del restauro; il racconto di vicende mai indagate, come quelle legate alla Prima ed alla Seconda guerra mondiale con il coinvolgimento di importante figure nel panorama nazionale e locale, quale Ferdinando Forlati. Nel loro insieme gli esiti dello studio contribuiscono anche alla “cura” del monumento in un orizzonte di senso che riconosce l’utilità della conoscenza storica per la sua conservazione.
Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli: temi e figure dell'architettura tra XIX e XXI secolo / Quendolo, Alessandra; L., Villa; Badan, Nicola. - STAMPA. - (2017).
Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli: temi e figure dell'architettura tra XIX e XXI secolo
Quendolo, Alessandra;Badan, Nicola
2017-01-01
Abstract
Il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli rappresenta un’importante espressione dell’architettura e dell’arte che i Longobardi hanno lasciato in Italia. Nel 2011 è stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nell’ambito del sito seriale «I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)». Il libro presenta la prima fase degli esiti di una rinnovata attenzione analitica che ha indagato il Tempietto da diversi “osservatori”: la realtà geometrica e costruttiva del monumento con rilievi e analisi che descrivono parti fino ad ora poco studiate; le diverse fasi di trasformazione che nel corso del tempo hanno interessato la compagine muraria e decorativa, con particolare riferimento al periodo dal XIX secolo in poi, quando il monumento comincia ad essere oggetto di un atteggiamento culturale legato al nascere di una moderna concezione del restauro; il racconto di vicende mai indagate, come quelle legate alla Prima ed alla Seconda guerra mondiale con il coinvolgimento di importante figure nel panorama nazionale e locale, quale Ferdinando Forlati. Nel loro insieme gli esiti dello studio contribuiscono anche alla “cura” del monumento in un orizzonte di senso che riconosce l’utilità della conoscenza storica per la sua conservazione.File | Dimensione | Formato | |
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