Il saggio esamina la teoria della nobiltà che il domenicano francese sviluppa nella Summa de vitiis e nel De eruditione principum. Terminata probabilmente nel 1236, la Summa de vitiis riserva due capitoli alla nobilitas all’interno della sezione sulla superbia, vizio che caratterizza spesso chi è nobile per stirpe. Nel De eruditione principum, scritto intorno al 1265 e a lungo attribuito a Tommaso d’Aquino, Peraldo affronta il tema della nobilitas nel primo libro dove enuncia le regole generali che dovrebbero guidare l’etica dei prìncipi. Nonostante intercorrano trent’anni fra le due opere, Peraldo ribadisce sempre la stessa teoria: la nobilitas carnis o corporis è da disprezzare, mentre la nobilitas animi e l’unica vera nobilitas. Le ragioni del disprezzo sono riassumibili in due motivazioni di fondo: 1) il fatto che siamo tutti figli di Dio ci rende tutti uguali; 2) la turpitudine del corpo è l’unica eredità ricevuta dai nostri antenati. La vera nobiltà risiede nell’animo dell’uomo e può essere di due tipi: naturale (in quanto buona disposizione naturale alla virtù, come dice Seneca) e gratuita (donata da Dio). La vera nobiltà si riconosce da alcuni signa, quali la liberalità, la magnanimità, la mansuetudine e altre virtù morali. Facendo ricorso a numerose auctoritates bibliche, patristiche e classiche, Peraldo riprende il topos del contemptus mundi secondo cui la nobiltà di nascita coincide con la degenerazione dei costumi, mentre il vero nobile è un uomo colmo di virtù morali. Peraldo rimane così legato a dottrine formulate nei secoli precedenti (XI-XII sec.) e si conferma un « théologien et moraliste », come dice Antoine Dondaine, «uno degli ultimi baluardi della nobilitas animi – intesa come nobiltà morale prodotta dalla virtù individuale e cristiana – prima del sopravvento dell’esegesi dei testi aristotelici che determinerà una revisione di entrambe le nozioni di nobilitas generis e nobilitas animi» .

La vera nobiltà secondo Guglielmo Peraldo / Zavattero, Irene. - STAMPA. - 41:(2016), pp. 55-75.

La vera nobiltà secondo Guglielmo Peraldo

Zavattero, Irene
2016-01-01

Abstract

Il saggio esamina la teoria della nobiltà che il domenicano francese sviluppa nella Summa de vitiis e nel De eruditione principum. Terminata probabilmente nel 1236, la Summa de vitiis riserva due capitoli alla nobilitas all’interno della sezione sulla superbia, vizio che caratterizza spesso chi è nobile per stirpe. Nel De eruditione principum, scritto intorno al 1265 e a lungo attribuito a Tommaso d’Aquino, Peraldo affronta il tema della nobilitas nel primo libro dove enuncia le regole generali che dovrebbero guidare l’etica dei prìncipi. Nonostante intercorrano trent’anni fra le due opere, Peraldo ribadisce sempre la stessa teoria: la nobilitas carnis o corporis è da disprezzare, mentre la nobilitas animi e l’unica vera nobilitas. Le ragioni del disprezzo sono riassumibili in due motivazioni di fondo: 1) il fatto che siamo tutti figli di Dio ci rende tutti uguali; 2) la turpitudine del corpo è l’unica eredità ricevuta dai nostri antenati. La vera nobiltà risiede nell’animo dell’uomo e può essere di due tipi: naturale (in quanto buona disposizione naturale alla virtù, come dice Seneca) e gratuita (donata da Dio). La vera nobiltà si riconosce da alcuni signa, quali la liberalità, la magnanimità, la mansuetudine e altre virtù morali. Facendo ricorso a numerose auctoritates bibliche, patristiche e classiche, Peraldo riprende il topos del contemptus mundi secondo cui la nobiltà di nascita coincide con la degenerazione dei costumi, mentre il vero nobile è un uomo colmo di virtù morali. Peraldo rimane così legato a dottrine formulate nei secoli precedenti (XI-XII sec.) e si conferma un « théologien et moraliste », come dice Antoine Dondaine, «uno degli ultimi baluardi della nobilitas animi – intesa come nobiltà morale prodotta dalla virtù individuale e cristiana – prima del sopravvento dell’esegesi dei testi aristotelici che determinerà una revisione di entrambe le nozioni di nobilitas generis e nobilitas animi» .
2016
La nobiltà nel pensiero medievale
Fribourg
Academic Press
9782827111107
Zavattero, Irene
La vera nobiltà secondo Guglielmo Peraldo / Zavattero, Irene. - STAMPA. - 41:(2016), pp. 55-75.
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