L’oggetto delle riflessioni raccolte in questo volume è la definizione giuridica quale problema. Nel discorso giuridico, infatti, come in ogni discorso, le definizioni svolgono significative funzioni. Sicché la loro formulazione viene spesso invocata o cercata come un dato essenziale. Nella tradizione occidentale, tuttavia, è consolidata anche una chiara e diffusa consapevolezza sulle criticità che comporta l’atto del definire: da un lato, conferisce certezza, specie a fronte di fenomeni nuovi, bisognosi di regolazione ma dai contorni ancora indistinti; dall’altro, determina situazioni di minore flessibilità nelle complesse operazioni di individuazione della regola maggiormente adeguata al caso concreto. La definizione, dunque, pone al giurista una sfida costante, nella quale non si tratta solo di partecipare attivamente a un’utile azione di spiegazione, determinazione o classificazione, ma anche di misurare la pertinenza e la proporzionalità puntuali di quell’azione. Gli orizzonti di questa difficile attività di razionalizzazione vengono, così, indagati da prospettive disciplinari diverse (storica, privatistica, pubblicistica, penalistica), al fine di tracciare un bilancio su come si può manifestare tuttora la questione definitoria, anche a fronte delle grandi trasformazioni indotte dall’influenza del diritto internazionale e dell’Unione europea ovvero dalle molte e sensibili sollecitazioni che derivano dal confronto tra diritto, scienza e nuove tecnologie.

Le definizioni nel diritto. Atti delle giornate di studio 30-31 ottobre 2015

Cortese, Fulvio;Tomasi, Marta
2016-01-01

Abstract

L’oggetto delle riflessioni raccolte in questo volume è la definizione giuridica quale problema. Nel discorso giuridico, infatti, come in ogni discorso, le definizioni svolgono significative funzioni. Sicché la loro formulazione viene spesso invocata o cercata come un dato essenziale. Nella tradizione occidentale, tuttavia, è consolidata anche una chiara e diffusa consapevolezza sulle criticità che comporta l’atto del definire: da un lato, conferisce certezza, specie a fronte di fenomeni nuovi, bisognosi di regolazione ma dai contorni ancora indistinti; dall’altro, determina situazioni di minore flessibilità nelle complesse operazioni di individuazione della regola maggiormente adeguata al caso concreto. La definizione, dunque, pone al giurista una sfida costante, nella quale non si tratta solo di partecipare attivamente a un’utile azione di spiegazione, determinazione o classificazione, ma anche di misurare la pertinenza e la proporzionalità puntuali di quell’azione. Gli orizzonti di questa difficile attività di razionalizzazione vengono, così, indagati da prospettive disciplinari diverse (storica, privatistica, pubblicistica, penalistica), al fine di tracciare un bilancio su come si può manifestare tuttora la questione definitoria, anche a fronte delle grandi trasformazioni indotte dall’influenza del diritto internazionale e dell’Unione europea ovvero dalle molte e sensibili sollecitazioni che derivano dal confronto tra diritto, scienza e nuove tecnologie.
2016
Trento
Università degli Studi di Trento
978-88-8443-704-4
Cortese, Fulvio; Tomasi, Marta
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