E. Opocher è stato uno dei maggiori filosofi del diritto italiani del ‘900. Nel periodo post-bellico egli era divenuto il riferimento di molti giuristi che non intendevano aderire né al giuspositivismo normativista, né alle teorie di matrice giusnaturalistica o sociologica. La sua particolare posizione riposa sulla nozione di giustizia intesa come espressione di un valore che consente al diritto la sua durata (“vale in quanto fa valere il diritto”). Nel saggio si sostiene che la concezione della verità processuale adottata da Opocher (aderenza descrittiva al fatto controverso), informata a un’epistemologia empirista, non rende ragione di tale ‘durare’, mentre l’adozione di una concezione argomentativo-retorica della verità processuale, molto più adatta alla struttura dialogica della controversia, salverebbe sino in fondo la sua idea di giustizia.
Justice, argumentation and truth in legal reasoning. In memory of Enrico Opocher
Manzin, Maurizio
2007-01-01
Abstract
E. Opocher è stato uno dei maggiori filosofi del diritto italiani del ‘900. Nel periodo post-bellico egli era divenuto il riferimento di molti giuristi che non intendevano aderire né al giuspositivismo normativista, né alle teorie di matrice giusnaturalistica o sociologica. La sua particolare posizione riposa sulla nozione di giustizia intesa come espressione di un valore che consente al diritto la sua durata (“vale in quanto fa valere il diritto”). Nel saggio si sostiene che la concezione della verità processuale adottata da Opocher (aderenza descrittiva al fatto controverso), informata a un’epistemologia empirista, non rende ragione di tale ‘durare’, mentre l’adozione di una concezione argomentativo-retorica della verità processuale, molto più adatta alla struttura dialogica della controversia, salverebbe sino in fondo la sua idea di giustizia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione