In questo volume sono pubblicati gli atti dell’omonima giornata seminariale organizzata da sette dottorandi del XXX ciclo del Corso di Dottorato in Le forme del testo, tenutasi il 28 settembre 2015 presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. L’aggettivo ‘elusa’ usato nel titolo si riferisce ad una parola ‘in negativo’ che sottrae, destruttura e crea vuoto, sprofondando in un’oscurità più o meno fitta. All’interno dei saggi qui raccolti viene offerta una prospettiva capovolta rispetto alla normale concezione della parola come rappresentazione esplicita di un concetto, come attuazione orale o scritta che riempie un’assenza, come segno in praesentia e perciò evidente. Il percorso tracciato ha un andamento circolare, compreso fra i poli di positivo e negativo: in una digressione scalare si parte dalla parola che non c’è, dal silenzio, per passare a una parola che c’è, ma che è in modi diversi manipolata, arrivando infine alla tensione e alla fuga della parola di fronte all’indicibile.
La parola 'elusa'. Tratti di oscurità nella trasmissione del messaggio
Angelini, Irene;Ducati, Alice;Scartozzi, Sergio
2016-01-01
Abstract
In questo volume sono pubblicati gli atti dell’omonima giornata seminariale organizzata da sette dottorandi del XXX ciclo del Corso di Dottorato in Le forme del testo, tenutasi il 28 settembre 2015 presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. L’aggettivo ‘elusa’ usato nel titolo si riferisce ad una parola ‘in negativo’ che sottrae, destruttura e crea vuoto, sprofondando in un’oscurità più o meno fitta. All’interno dei saggi qui raccolti viene offerta una prospettiva capovolta rispetto alla normale concezione della parola come rappresentazione esplicita di un concetto, come attuazione orale o scritta che riempie un’assenza, come segno in praesentia e perciò evidente. Il percorso tracciato ha un andamento circolare, compreso fra i poli di positivo e negativo: in una digressione scalare si parte dalla parola che non c’è, dal silenzio, per passare a una parola che c’è, ma che è in modi diversi manipolata, arrivando infine alla tensione e alla fuga della parola di fronte all’indicibile.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Labirinti 163.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
3.94 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.94 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione