Nel 1905, nella Berlino industrial-moderna in cui si sta preparando l’esplosione dell’avanguardia espressionista, ricompare d’improvviso, quando ha ormai raggiunto l’incredibile età di 180 anni, il barone Münchhausen. Passato indenne attraverso le aride distese positivistiche, il vecchio fanfarone sposa senza indugi la causa di una rivoluzione tecnologica che comporta anche una palingenesi morale e spirituale dell’umanità europea, sulla scorta dell’esempio delle nuovissime, grandiose realizzazioni artistiche di cui è stato testimone visitando l’esposizione universale di Melbourne, nella remota Australia, e che ora rivivono, in una inquietante dimensione parallela, nella lussuosa villa dei conti Rabenstein, alle porte della capitale del Reich guglielmino. Nel racconto delle contemplazioni estetiche del vecchio barone e dei viaggi intorno al mondo che questi compie con la battagliera contessina Clarissa Rabenstein, la fantasia di Paul Scheerbart (1863-1915) accende il tripudio di stupefatte visioni multicolori che esprimono la radicale avversione nutrita da questo poeta anarchico ed eccessivo nei confronti di ogni convenzione realista.

La Grande Luce. Münchhausiadi riunite

Beretta, Stefano
2003-01-01

Abstract

Nel 1905, nella Berlino industrial-moderna in cui si sta preparando l’esplosione dell’avanguardia espressionista, ricompare d’improvviso, quando ha ormai raggiunto l’incredibile età di 180 anni, il barone Münchhausen. Passato indenne attraverso le aride distese positivistiche, il vecchio fanfarone sposa senza indugi la causa di una rivoluzione tecnologica che comporta anche una palingenesi morale e spirituale dell’umanità europea, sulla scorta dell’esempio delle nuovissime, grandiose realizzazioni artistiche di cui è stato testimone visitando l’esposizione universale di Melbourne, nella remota Australia, e che ora rivivono, in una inquietante dimensione parallela, nella lussuosa villa dei conti Rabenstein, alle porte della capitale del Reich guglielmino. Nel racconto delle contemplazioni estetiche del vecchio barone e dei viaggi intorno al mondo che questi compie con la battagliera contessina Clarissa Rabenstein, la fantasia di Paul Scheerbart (1863-1915) accende il tripudio di stupefatte visioni multicolori che esprimono la radicale avversione nutrita da questo poeta anarchico ed eccessivo nei confronti di ogni convenzione realista.
2003
Trento
Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche dell'Università degli Studi di Trento
88-8443-039-9
Beretta, Stefano
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