La crisi economica ha favorito politiche di restrizione dei bilanci degli Stati. Queste vengono realizzate anche attraverso l’intervento sui beni pubblici, sia con la ricerca di una maggiore efficienza nella gestione, sia tramite pratiche di dismissione e vendita. Questa linea di intervento è però riduttiva, perché si limita a un approccio di tipo “quantitativo”, che rischia di avere come conseguenza la diminuzione della capacità delle amministrazioni pubbliche di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini. Occorre, quindi, andare alla ricerca di paradigmi e soluzioni alternative, capaci di assicurare al contempo, da un lato, innovazione e crescita economica, dall’altro, coesione sociale e sicurezza. In questa prospettiva, i “beni comuni” assumono particolare importanza. I saggi raccolti nel presente volume ne considerano le caratteristiche e le potenzialità. Innanzitutto, come risorse “nuove” a cui attingere per garantire bisogni altrimenti non più soddisfabili a causa della penuria di risorse di tipo tradizionale. Ma anche come mezzi attraverso cui è possibile attivare, nel momento stesso della loro cura, delle dinamiche relazionali tra pubbliche amministrazioni e soggetti privati, le quali possono fungere da catalizzatori di nuove energie e diventare quindi esse stesse una risorsa, in quanto idonee a creare del “valore sociale aggiunto” con il loro svolgimento.
Prendersi cura dei beni comuni per uscire dalla crisi. Nuove risorse e nuovi modelli di amministrazione
Bombardelli, Marco
2016-01-01
Abstract
La crisi economica ha favorito politiche di restrizione dei bilanci degli Stati. Queste vengono realizzate anche attraverso l’intervento sui beni pubblici, sia con la ricerca di una maggiore efficienza nella gestione, sia tramite pratiche di dismissione e vendita. Questa linea di intervento è però riduttiva, perché si limita a un approccio di tipo “quantitativo”, che rischia di avere come conseguenza la diminuzione della capacità delle amministrazioni pubbliche di dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini. Occorre, quindi, andare alla ricerca di paradigmi e soluzioni alternative, capaci di assicurare al contempo, da un lato, innovazione e crescita economica, dall’altro, coesione sociale e sicurezza. In questa prospettiva, i “beni comuni” assumono particolare importanza. I saggi raccolti nel presente volume ne considerano le caratteristiche e le potenzialità. Innanzitutto, come risorse “nuove” a cui attingere per garantire bisogni altrimenti non più soddisfabili a causa della penuria di risorse di tipo tradizionale. Ma anche come mezzi attraverso cui è possibile attivare, nel momento stesso della loro cura, delle dinamiche relazionali tra pubbliche amministrazioni e soggetti privati, le quali possono fungere da catalizzatori di nuove energie e diventare quindi esse stesse una risorsa, in quanto idonee a creare del “valore sociale aggiunto” con il loro svolgimento.File | Dimensione | Formato | |
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