La tradizione giuridica occidentale lega il problema della giustizia all’enunciazione ulpianea secondo cui la tutela del diritto e dei diritti dei singoli dipende dalla volontà del soggetto giudicante, ovvero il giurista ‘sacerdote del diritto’. La limpidezza dei principii teorici preposti al reddere iura può dunque trovare opposizione nei comportamenti fattuali che inquinano, indeboliscono, frenano il dispiegarsi della volontà. Le fonti teologico-giuridiche occidentali presentano, fin dal Tardo Antico e fino alle soglie dell’età moderna, un solido impianto volto a disciplinare la voluntas del bonus iudex non entro i confini di un sistema legalistico, ma entro i limiti ordinativi dell’interpretatio. Quest’ultima è studiata non soltanto dal punto di vista della voluntas activa, per indicare ciò da cui il iudex deve astenersi al fine di garantire la corretta formazione del giudizio, ma anche con riferimento all’eventuale comportamento omissivo, capace di alterare altrettanto gravemente l’officium iudicis.

'Bonus iudex'. Saggi sulla tutela della giustizia tra Medioevo e prima età moderna

Natalini, Cecilia Frida
2016-01-01

Abstract

La tradizione giuridica occidentale lega il problema della giustizia all’enunciazione ulpianea secondo cui la tutela del diritto e dei diritti dei singoli dipende dalla volontà del soggetto giudicante, ovvero il giurista ‘sacerdote del diritto’. La limpidezza dei principii teorici preposti al reddere iura può dunque trovare opposizione nei comportamenti fattuali che inquinano, indeboliscono, frenano il dispiegarsi della volontà. Le fonti teologico-giuridiche occidentali presentano, fin dal Tardo Antico e fino alle soglie dell’età moderna, un solido impianto volto a disciplinare la voluntas del bonus iudex non entro i confini di un sistema legalistico, ma entro i limiti ordinativi dell’interpretatio. Quest’ultima è studiata non soltanto dal punto di vista della voluntas activa, per indicare ciò da cui il iudex deve astenersi al fine di garantire la corretta formazione del giudizio, ma anche con riferimento all’eventuale comportamento omissivo, capace di alterare altrettanto gravemente l’officium iudicis.
2016
Trento
Università degli Studi di Trento
978-88-8443-544-6
Natalini, Cecilia Frida
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