Nella visione di Avishai Margalit, il testimone morale, scampato a un naufragio esistenziale, attinge alla propria esperienza, non vuole sprofondarla nell’oblio. Non smemorato, ma memorioso, così lo definirebbe Alberto Ca­vaglion, Primo Levi incarna la figura del testimone morale che si adopera per conservare le tracce del proprio vissuto e metterle al servizio della memoria collettiva. Attorno a questo superstite che è grande anche come poeta traduttore, novelliere, saggista e pubbli­cista, si intrecciano le riflessioni qui raccolte in volume.

Mémoire oblige. Riflessioni sull'opera di Primo Levi

Neiger, Ada
2009-01-01

Abstract

Nella visione di Avishai Margalit, il testimone morale, scampato a un naufragio esistenziale, attinge alla propria esperienza, non vuole sprofondarla nell’oblio. Non smemorato, ma memorioso, così lo definirebbe Alberto Ca­vaglion, Primo Levi incarna la figura del testimone morale che si adopera per conservare le tracce del proprio vissuto e metterle al servizio della memoria collettiva. Attorno a questo superstite che è grande anche come poeta traduttore, novelliere, saggista e pubbli­cista, si intrecciano le riflessioni qui raccolte in volume.
2009
Trento
Università di Trento. Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Filologici
978-88-8443-308-4
Neiger, Ada
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