Il tema dell’autoregolazione societaria nel suo complesso è introdotto da un’analisi del contesto di sviluppo dei modelli di cui si tratta, del diverso grado di formalismo che essi manifestano, nonché del tenore del contenuto giuridico che per loro tramite è oggetto di regolazione. Nel merito si esaminano anzitutto i fenomeni di autoregolazione imprenditoriale considerando i termini in cui si ritiene che la positivizzazione dell’etica degli affari integri la regolazione dell’attività economica di società di dimensione tendenzialmente ridotta. Quindi si valutano i caratteri dei modelli di autoregolazione di natura stricto sensu societaria e in primis dei codici di autodisciplina delle società quotate; è in questo senso che il capitolo è dedicato ai fenomeni di autoregolazione societaria. Il piano di analisi strutturale è inteso a illustrare i caratteri della c.d. riflessività normativa. Infine è compiuta una rielaborazione dei paradigmi teorici disponibili, individuando le ragioni economiche, etiche e giuridiche che giustificano il ricorso a modelli di autoregolazione lato sensu societaria. Si comincia esaminando i modelli sottoposti al dibattito gius-economico sul solco della formalizzazione delle norme sociali rilevanti per la regolazione dell’attività d’impresa. Si chiariscono poi i termini della divisione del lavoro tra etica e diritto, guardando a come i confini siano diversamente segnati dalle dottrine filosofiche, sociologiche ed economiche che hanno affrontato i temi giuridici in discussione. Per concludere si teorizzano i caratteri strutturali di modelli inediti di autoregolazione.
Autoregolazione societaria
Bosi, Giacomo
2009-01-01
Abstract
Il tema dell’autoregolazione societaria nel suo complesso è introdotto da un’analisi del contesto di sviluppo dei modelli di cui si tratta, del diverso grado di formalismo che essi manifestano, nonché del tenore del contenuto giuridico che per loro tramite è oggetto di regolazione. Nel merito si esaminano anzitutto i fenomeni di autoregolazione imprenditoriale considerando i termini in cui si ritiene che la positivizzazione dell’etica degli affari integri la regolazione dell’attività economica di società di dimensione tendenzialmente ridotta. Quindi si valutano i caratteri dei modelli di autoregolazione di natura stricto sensu societaria e in primis dei codici di autodisciplina delle società quotate; è in questo senso che il capitolo è dedicato ai fenomeni di autoregolazione societaria. Il piano di analisi strutturale è inteso a illustrare i caratteri della c.d. riflessività normativa. Infine è compiuta una rielaborazione dei paradigmi teorici disponibili, individuando le ragioni economiche, etiche e giuridiche che giustificano il ricorso a modelli di autoregolazione lato sensu societaria. Si comincia esaminando i modelli sottoposti al dibattito gius-economico sul solco della formalizzazione delle norme sociali rilevanti per la regolazione dell’attività d’impresa. Si chiariscono poi i termini della divisione del lavoro tra etica e diritto, guardando a come i confini siano diversamente segnati dalle dottrine filosofiche, sociologiche ed economiche che hanno affrontato i temi giuridici in discussione. Per concludere si teorizzano i caratteri strutturali di modelli inediti di autoregolazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione