Il volume prende in considerazione le acquisizioni delle scienze sociali a proposito di memoria sociale e tradizione orale e studia un complesso insieme di tradizioni locali arcaiche di una serie di ambienti coloniali, dalla Sicilia alla Magna Grecia, dal golfo di Napoli alla Cirenaica. Si sostiene che le tradizioni locali non sono mero riflesso del passato, ma lo ricostruiscono alla luce delle esigenze dei vari livelli cronologici della loro trasmissione. La ragione di tale fondamentale circostanza è ravvisata in primo luogo nel fatto che le tradizioni locali arcaiche greche non sono ancorate a meccanismi forti di salvaguardia della memoria e restano piuttosto ‘fluide’; in secondo luogo nel fatto che esse rappresentano parte integrante dell’immagine di se stassi che gruppi e società intenzionalmente definiscono e costantemente rielaborano. A questi temi sono dedicati i primi due capitoli che discutono le prospettive diverse ma interconnesse aperte da Halbwachs e Vansina, e le riflessioni più recenti di Murray, Assmann e Gehrke. Gli altri capitoli discutono di storie di fondazione e di tradizioni arcaiche di città intente ad affermare la propria identità collettiva; di racconti mitici e microstorie territoriali incentrate sulla figura di Eracle, della quale si esplora la relazione con le dinamiche di contatto e scambio tra ambienti greci e indigeni; ci si sofferma poi sulle complesse fasi attraverso le quali si struttura il variegato paesaggio religioso del mondo medio-tirrenico e degli ambiti di Cuma, Neapolis e del golfo di Napoli; da ultimo si passa a discutere delle dinamiche della memoria storica nelle città greche di Cirenaica all’epoca del conflitto con i Persiani. L’attenzione è volta a una discussione filologica e critica delle testimonianze e delle tradizioni, che apra la strada al recupero della loro natura comunicativa e delle modalità che ne caratterizzano la formazione e la trasmissione. Alla base della complessa stratificazione della tradizione viene riconosciuta, e verificata attraverso una serie di analisi di dettaglio, una rete di rapporti tra racconti orali e semi-orali, memoria sociale e dinamiche identitarie collettive.
Memorie coloniali
Giangiulio, Maurizio
2010-01-01
Abstract
Il volume prende in considerazione le acquisizioni delle scienze sociali a proposito di memoria sociale e tradizione orale e studia un complesso insieme di tradizioni locali arcaiche di una serie di ambienti coloniali, dalla Sicilia alla Magna Grecia, dal golfo di Napoli alla Cirenaica. Si sostiene che le tradizioni locali non sono mero riflesso del passato, ma lo ricostruiscono alla luce delle esigenze dei vari livelli cronologici della loro trasmissione. La ragione di tale fondamentale circostanza è ravvisata in primo luogo nel fatto che le tradizioni locali arcaiche greche non sono ancorate a meccanismi forti di salvaguardia della memoria e restano piuttosto ‘fluide’; in secondo luogo nel fatto che esse rappresentano parte integrante dell’immagine di se stassi che gruppi e società intenzionalmente definiscono e costantemente rielaborano. A questi temi sono dedicati i primi due capitoli che discutono le prospettive diverse ma interconnesse aperte da Halbwachs e Vansina, e le riflessioni più recenti di Murray, Assmann e Gehrke. Gli altri capitoli discutono di storie di fondazione e di tradizioni arcaiche di città intente ad affermare la propria identità collettiva; di racconti mitici e microstorie territoriali incentrate sulla figura di Eracle, della quale si esplora la relazione con le dinamiche di contatto e scambio tra ambienti greci e indigeni; ci si sofferma poi sulle complesse fasi attraverso le quali si struttura il variegato paesaggio religioso del mondo medio-tirrenico e degli ambiti di Cuma, Neapolis e del golfo di Napoli; da ultimo si passa a discutere delle dinamiche della memoria storica nelle città greche di Cirenaica all’epoca del conflitto con i Persiani. L’attenzione è volta a una discussione filologica e critica delle testimonianze e delle tradizioni, che apra la strada al recupero della loro natura comunicativa e delle modalità che ne caratterizzano la formazione e la trasmissione. Alla base della complessa stratificazione della tradizione viene riconosciuta, e verificata attraverso una serie di analisi di dettaglio, una rete di rapporti tra racconti orali e semi-orali, memoria sociale e dinamiche identitarie collettive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione