Il volume riproduce lo scambio epistolare fra Girolamo Tartarotti e il patrizio veneto Tommaso Giuseppe Farsetti, costituito da 127 lettere scambiate in un arco di tempo lungo quasi trent’anni. Quando si conobbero, il ventenne Farsetti trovò nel più maturo Tartarotti, già apprezzato professionalmente – era a Venezia assunto dal futuro doge Marco Foscarini, che affiancava nelle ricerche sulla letteratura veneziana –, una persona con cui condividere interessi e di cui valersi, tornato in patria, per soddisfare una tenace passione bibliofila. Del Farsetti ci sono giunte 76 lettere, tutte autografe eccetto una, gran parte delle quali conservate in un codice miscellaneo della Biblioteca Civica di Rovereto. Il medesimo codice ospita di seguito 51 responsive del Tartarotti, trascritte da un anonimo senza alcuna indicazione relativa agli originali. Grazie ad esse il letterato roveretano si manteneva informato sugli amici comuni e sulle novità letterarie e reperiva libri utili per i suoi studi, ma soprattutto monitorava la pubblicazione delle proprie opere, molte delle quali uscirono appunto dai torchi della Dominante, dove invano cercava di ristabilirsi.
Un avamposto a Venezia: il carteggio fra Girolamo Tartarotti e Tommaso Giuseppe Farsetti (1741-1758)
Baratter, Paola
2015-01-01
Abstract
Il volume riproduce lo scambio epistolare fra Girolamo Tartarotti e il patrizio veneto Tommaso Giuseppe Farsetti, costituito da 127 lettere scambiate in un arco di tempo lungo quasi trent’anni. Quando si conobbero, il ventenne Farsetti trovò nel più maturo Tartarotti, già apprezzato professionalmente – era a Venezia assunto dal futuro doge Marco Foscarini, che affiancava nelle ricerche sulla letteratura veneziana –, una persona con cui condividere interessi e di cui valersi, tornato in patria, per soddisfare una tenace passione bibliofila. Del Farsetti ci sono giunte 76 lettere, tutte autografe eccetto una, gran parte delle quali conservate in un codice miscellaneo della Biblioteca Civica di Rovereto. Il medesimo codice ospita di seguito 51 responsive del Tartarotti, trascritte da un anonimo senza alcuna indicazione relativa agli originali. Grazie ad esse il letterato roveretano si manteneva informato sugli amici comuni e sulle novità letterarie e reperiva libri utili per i suoi studi, ma soprattutto monitorava la pubblicazione delle proprie opere, molte delle quali uscirono appunto dai torchi della Dominante, dove invano cercava di ristabilirsi.File | Dimensione | Formato | |
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