In una temperie culturale fortemente impregnata di suggestioni simboliste (da Émile Verhaeren a Stefan George, senza dimenticare Arnold Schönberg), anche Max Weber subisce il fascino intellettuale del crescente e abnorme sviluppo metropolitano delle città. Conformemente al suo metodo, tale fascino si traduce in lui nella necessità di ricostruire, con uno sguardo retrospettivo e comparativo, le tappe filosofico-storiche dei processi di formazione dell’urbanesimo come motore propulsivo del divenire storico della civiltà occidentale. È infatti all’interno del processo di costruzione della città che prendono forma le categorie del politico che stanno alla base della teoria weberiana del potere; è nella città che la nozione di Stadt si affina, rielaborando i tratti hegeliani e marxiani della bürgerliche Gesellschaft e così riproducendo, nella dialettica tra bourgeois e citoyen, l’antitesi agostiniana delle due civitates; è da ultimo nella città che il popolo acquista consapevolezza di sé come aggregazione politica, segnalando l’imprenscindibilità di una meditata riflessione sull’essenza e l’ethos della democrazia.
Democrazia e potere nella concezione weberiana della città / Ghia, Francesco. - STAMPA. - (2015), pp. 53-71.
Democrazia e potere nella concezione weberiana della città
Ghia, Francesco
2015-01-01
Abstract
In una temperie culturale fortemente impregnata di suggestioni simboliste (da Émile Verhaeren a Stefan George, senza dimenticare Arnold Schönberg), anche Max Weber subisce il fascino intellettuale del crescente e abnorme sviluppo metropolitano delle città. Conformemente al suo metodo, tale fascino si traduce in lui nella necessità di ricostruire, con uno sguardo retrospettivo e comparativo, le tappe filosofico-storiche dei processi di formazione dell’urbanesimo come motore propulsivo del divenire storico della civiltà occidentale. È infatti all’interno del processo di costruzione della città che prendono forma le categorie del politico che stanno alla base della teoria weberiana del potere; è nella città che la nozione di Stadt si affina, rielaborando i tratti hegeliani e marxiani della bürgerliche Gesellschaft e così riproducendo, nella dialettica tra bourgeois e citoyen, l’antitesi agostiniana delle due civitates; è da ultimo nella città che il popolo acquista consapevolezza di sé come aggregazione politica, segnalando l’imprenscindibilità di una meditata riflessione sull’essenza e l’ethos della democrazia.File | Dimensione | Formato | |
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