Una rappresentazione dell'Italia di straordinaria attualità. L'Italia descritta dai tedeschi negli ultimi cinque secoli, da Lutero ai giorni nostri, è sempre alquanto ir-reale, sia quando viene descritta in termini positivi, sia quando lo è in termini negativi. Presentata come paradiso o purgatorio e, a volte, addirittura come un inferno, quest'Italia ha costituito, tuttavia, sempre una presenza importante nella letteratura tedesca. L'Italia è certamente il paese europeo che maggiormente ha occupato la fantasia dei tedeschi, i quali se ne sentono attratti, anche quando sembrano rifiutarla, anche quando non ne capiscono i contorni, ovvero ritengono di averli colti meglio degli stessi italiani. L'Italia dei tedeschi è, in realtà, la descrizione delle loro ansie, dei desideri, delle incertezze e della continua voglia di autocoscienza e di autodefinizione. Per conoscere se stessi, i tedeschi hanno però sempre avuto bisogno di uno specchio che li raffigurasse, di volta in volta, nel modo desiderato. Questo specchio a forma di stivale è stato poi, nel corso del tempo, ammirato e amato, un po' lucidato, a volte sporcato, in altre occasioni guardato con indifferenza, odiato, rotto e, infine, ricomposto alla meglio un'altra volta, perché senza di esso la vita risultava davvero alquanto malinconica e meno allegra.
L'Italia ir-reale: descritta dai tedeschi negli ultimi cinque secoli e raccontata agli italiani dal loro punto di vista
Battafarano, Italo
1995-01-01
Abstract
Una rappresentazione dell'Italia di straordinaria attualità. L'Italia descritta dai tedeschi negli ultimi cinque secoli, da Lutero ai giorni nostri, è sempre alquanto ir-reale, sia quando viene descritta in termini positivi, sia quando lo è in termini negativi. Presentata come paradiso o purgatorio e, a volte, addirittura come un inferno, quest'Italia ha costituito, tuttavia, sempre una presenza importante nella letteratura tedesca. L'Italia è certamente il paese europeo che maggiormente ha occupato la fantasia dei tedeschi, i quali se ne sentono attratti, anche quando sembrano rifiutarla, anche quando non ne capiscono i contorni, ovvero ritengono di averli colti meglio degli stessi italiani. L'Italia dei tedeschi è, in realtà, la descrizione delle loro ansie, dei desideri, delle incertezze e della continua voglia di autocoscienza e di autodefinizione. Per conoscere se stessi, i tedeschi hanno però sempre avuto bisogno di uno specchio che li raffigurasse, di volta in volta, nel modo desiderato. Questo specchio a forma di stivale è stato poi, nel corso del tempo, ammirato e amato, un po' lucidato, a volte sporcato, in altre occasioni guardato con indifferenza, odiato, rotto e, infine, ricomposto alla meglio un'altra volta, perché senza di esso la vita risultava davvero alquanto malinconica e meno allegra.File | Dimensione | Formato | |
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