Progettare percorsi inclusivi in contesti multiculturali a rischio. Una Ricerca-azione in una Scuola Secondaria di Primo Grado in Trentino

Prevenire la dispersione attraverso la sperimentazione di un anno di integrazione tra primo e secondo ciclo con metodologie attive: questo l’obiettivo del progetto di Ricerca-azione, contestualizzato in una Scuola Secondaria di Primo Grado del Trentino ad alta densità di alunni di origine migrante e/o a rischio di drop-out. La progressiva raccolta dati, con il consenso dei partecipanti, include dati documentali, osservativi (osservazione partecipante e videoregistrazioni), note di campo ed elementi di meta-analisi, condivisi con il Gruppo di Progetto, costituito dal Dirigente e 5 docenti – promotori dell’iniziativa – l’Università di Trento e lo Studio APS. Nell’ambito della normativa scolastica in vigore si è costruito nel 2011-12 un accordo di rete con altri 10 Istituti scolastici del Trentino; nel 2012-13 l’avvio della sperimentazione ha coinvolto direttamente 9 studenti di origine migrante di II media, le loro 3 classi e i team docenti. La riprogettazione nel 2013-14 ha permesso l’implementazione di micro-progetti trasversali e la costituzione di una classe prima sperimentale. In questo contributo verranno evidenziati gli elementi di forza e di criticità che hanno caratterizzato le diverse fasi del percorso, dalla progettazione alla formalizzazione, riprogettazione ed implementazione dell’esperienza di innovazione, focalizzando tempi, spazi, strategie didattiche e rapporti con la genitorialità, con le altre classi dell’Istituto e con la rete. L’ambizioso progetto, costruito attraverso tentate soluzioni, è riuscito a scalfire in minima parte prassi radicate nel mondo scolastico. Rimangono domande aperte sulle modalità ancora percorribili per condurre nella Scuola un efficace percorso di Ricerca-Azione in assenza di risorse e di un contratto professionale che garantisca il mettersi in ricerca della professione docente, soprattutto nella sperimentazione di processi educativi e formativi politicamente poco visibili.