Con una prospettiva di lungo periodo, si ripecorrono le vicende della conservazione delle carte notarili dall'età tardo-medievale alle soglie dell'età contemporanea. Ai tradizionali sistemi "di notaio in notaio", rimasti in uso in certe aree della Penisola sino all'Unità ed oltre, si affiancano dagli ultimi secoli del Medioevo i primi grandi archivi notarili, destinati a una grande espansione tra la metà del XVI e i primi decenni del XVII secolo e a una generalizzata diffusione a partire dall'età napoleonica.
"Cum acta sua sint": aspetti della conservazione delle carte dei notai in età tardo-medievale e moderna (XV-XVIII sec.) / Giorgi, Andrea; Stefano, Moscadelli. - STAMPA. - 203:(2015), pp. 259-281. [10.1400/246349]
"Cum acta sua sint": aspetti della conservazione delle carte dei notai in età tardo-medievale e moderna (XV-XVIII sec.)
Giorgi, Andrea;
2015-01-01
Abstract
Con una prospettiva di lungo periodo, si ripecorrono le vicende della conservazione delle carte notarili dall'età tardo-medievale alle soglie dell'età contemporanea. Ai tradizionali sistemi "di notaio in notaio", rimasti in uso in certe aree della Penisola sino all'Unità ed oltre, si affiancano dagli ultimi secoli del Medioevo i primi grandi archivi notarili, destinati a una grande espansione tra la metà del XVI e i primi decenni del XVII secolo e a una generalizzata diffusione a partire dall'età napoleonica.File | Dimensione | Formato | |
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